Prosegue l’intervista di Fanpage.it a Stefania Nobile, recentemente tornata in libertà dopo aver patteggiato tre anni di pena per la sua coinvolgente storia legata alla Gintoneria. Stefania, figlia della nota Wanna Marchi, ha affrontato un lungo percorso di processi, polemiche e rinascite. Ora, dopo una seconda condanna per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, si interroga su cosa riserverà il futuro.
Nel corso dell’intervista, Stefania ha rivelato di aver vissuto anni di grande ricchezza, circondata da gioielli, orologi e ben sette automobili contemporaneamente. “Sì, ed ero molto stronza. La mia vita è stata più un male che un bene. Ma io mi amo talmente tanto… alla fine siete voi che mi avete creato, senza di voi e la vostra cattiveria non avrei questa forza”, ha dichiarato. La sua vita è cambiata drasticamente quando si è trovata in carcere, descrivendo l’esperienza come difficile, ma affermando: “Ma io rifarei tutto”.
La domanda su perché rifarebbe tutto ha suscitato una riflessione profonda: “Perché non si torna indietro. E perché sono anche frutto dei miei sbagli. Se uno non sbaglia è perché non fa niente nella vita. Chi fa, sbaglia”. Riguardo alla sua relazione con Davide Lacerenza, inizialmente romantica e poi evolutasi in un sodalizio lavorativo, Stefania ha raccontato la fine della loro storia. “È finita perché mi hanno arrestato. È perché una si è infilata in casa mia, nel nostro letto”, ha rivelato.
L’episodio ha avuto un forte impatto su di lei, poiché durante un colloquio in carcere aveva già percepito un cambiamento in Davide. “Quando sono stata arrestata, nel 2009, lui è caduto in un baratro”, ha spiegato, aggiungendo che alla fine ha scoperto la verità riguardo a un’altra donna nella loro vita. “La trovai nel letto una volta entrata in casa nostra”, ha detto, sottolineando che non voleva mai gli “scarti di nessuno”.
Nonostante la fine della loro relazione romantica, Stefania ha mantenuto un legame profondo con Davide, considerandolo l’unico uomo della sua vita. “Dopo aver amato Davide non vorrò mai più nessun uomo, non mi innamorerò mai più nella mia vita, ne sono certa”, ha affermato. Ha descritto il loro rapporto come un incontro fortunato, paragonandolo a quello con il loro avvocato, Liborio Cataliotti.
Parlando degli incontri sfortunati, Stefania ha menzionato il marchese Capra, un mentore che ha avuto un impatto significativo sulla sua vita. “Invecchiando capisco che molto spesso gli incontri più tremendi della vita sono quelli che ti insegnano poi tante cose”, ha detto. Ha anche accennato alle sue esperienze in carcere, dove ha imparato a conoscere meglio le persone e a non giudicare.
Riguardo al suo passato, Stefania ha ammesso di aver commesso errori, come fidarsi eccessivamente delle persone e credere nella giustizia. “Credevo nella giustizia, ed è un grande errore”, ha affermato, criticando le false testimonianze che hanno caratterizzato i suoi processi. Ha sottolineato che non si può approfittare delle persone vulnerabili, ma ha anche evidenziato che la responsabilità individuale è fondamentale.
In merito alla sua infanzia, Stefania ha raccontato di essere cresciuta in una famiglia in cui sua madre lavorava duramente per garantire una vita dignitosa. “Ho avuto un’infanzia dignitosa, ma senza niente di superfluo”, ha spiegato, descrivendo se stessa come una bambina silenziosa e riservata, con una forte ambizione di emergere.
Dopo aver raggiunto un grande successo, con case di lusso e viaggi, Stefania ha visto il suo impero crollare. “Hanno preso tutto. La mia vita è questo: io costruisco e loro prendono”, ha dichiarato, aggiungendo che oggi non le interessa più perdere beni materiali, ma piuttosto le persone a lei care.
In passato, Stefania ha affermato di non aver mai amato lavorare in televisione, poiché si sentiva sempre identificata come la figlia di Wanna Marchi. Tuttavia, ha trovato la sua strada nel settore della ristorazione, creando un ristorante di successo a Milano.
Oggi, dopo il patteggiamento, Stefania è pronta a reinventarsi. “Adesso avrò delle ore da scontare [lavori di pubblica utilità]… Ogni fine, in fondo, è un nuovo inizio”, ha affermato, esprimendo entusiasmo per il suo nuovo progetto di insegnare a leggere e scrivere ai bambini di famiglie straniere.



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