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Stop al riarmo, Conte alla manifestazione: “100mila contro la deriva militare”



Un vasto corteo nazionale si è svolto oggi a Roma sotto lo slogan “No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo”, promosso dalla campagna europea Stop Rearm Europe.



Il corteo, partito alle 14 da piazzale Ostiense e giunto fino ai Fori Imperiali, ha visto la partecipazione di circa 100mila persone secondo gli organizzatori  . Tra gli aderenti, circa 500 sigle, tra cui Acli, Fiom, Arci, Ferma il Riarmo e Greenpeace, hanno elevato lo sdegno contro l’aumento della spesa militare mentre si tagliano fondi a sanità, istruzione e welfare  .

Dal palco ai Fori Imperiali, Giuseppe Conte, leader del M5s, ha definito “folle” la corsa al riarmo e ha sottolineato: “è folle contribuire all’escalation militare mentre si tagliano i fondi al welfare, al modello sociale europeo che abbiamo costruito faticosamente”  . Ha inoltre annunciato che il 24 giugno a L’Aja verrà lanciata una rete europea di forze politiche unite contro l’escalation militare  .

Alla manifestazione hanno preso parte anche Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli di Avs, che hanno evidenziato come la guerra rallenti la transizione ecologica, il rafforzamento del welfare e aumenti nazionalismo e precarietà  . Pur assente, la segretaria dem Elly Schlein ha delegato esponenti del Pd come Arturo Scotto, Paolo Ciani, Sandro Ruotolo, Cecilia Strada e Marco Tarquinio, che hanno sottolineato l’importanza di una presenza centrosinistra in piazza  .

Al termine del corteo, un flash‑mob “die‑in” davanti al Colosseo ha visto decine di manifestanti stendersi su lenzuoli bianchi, per quattro minuti, mentre venivano trasmessi audio di bombardamenti provenienti da Gaza, registrati da Oussama Rima  .

Parallelamente, un secondo corteo, con circa 30mila partecipanti, proveniente da piazza Vittorio e promosso da collettivi studenteschi, Usb e Potere al Popolo, ha incendiato bandiere di Israele, Nato ed Europa, gridando: “A fuoco i simboli dell’oppressione”. Gli agenti della Digos sono intervenuti per identificare i responsabili .

Il centrodestra ha reagito duramente: Pino Bicchielli (Noi Moderati) ha definito il corteo un “ennesimo trionfo dell’incoerenza” del M5s e del Pd. Maurizio Gasparri ha denunciato l’atto di bruciare bandiere come stimolo a sentimenti antisemiti  .

L’iniziativa rappresenta un’azione organizzata e trasversale – promossa da M5s, Avs, associazioni sindacali e ambientali, con adesione anche di pezzi del Pd – contro l’acuirsi della spesa militare europea e italiana. Promotori e ospiti hanno ribadito che “non lasceremo che l’Italia venga macchiata dalla pavidità di Meloni”, sostenendo iniziative come una mozione per sospendere la cooperazione militare con Israele  .

Con questa mobilitazione, i promotori intendono avviare un percorso di resistenza europea: oltre alla mobilitazione a Roma, il prossimo appuntamento è previsto per il 24 giugno all’Aja, in occasione del summit Nato, per rafforzare la rete politica europea contro il riarmo.



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