La notizia della morte di Hulk Hogan ha scosso il mondo dello spettacolo e dello sport. A ricordare l’ex wrestler è stato Sylvester Stallone, che ha condiviso sui social un messaggio di cordoglio accompagnato da una foto storica dei due sul set di “Rocky III”. Stallone ha espresso il suo dolore per la perdita dell’amico, sottolineando quanto il contributo di Hogan abbia reso speciale il film.
Nel suo post, Stallone ha scritto: “Ho avuto il piacere di incontrare questa personalità brillante e questo showman quando aveva 26 anni. Era assolutamente meraviglioso e la sua incredibile abilità ha reso Rocky III incredibilmente speciale. Mi si spezza il cuore a pensare che se ne sia andato…”.
Rocky III, uscito nel 1982, rappresenta uno dei capitoli più iconici della saga dedicata al pugile Rocky Balboa, interpretato da Stallone. In questa pellicola, Hulk Hogan vestiva i panni di Thunderlips, un wrestler imponente che affronta Rocky in un incontro di beneficenza. La scena, un mix tra boxe e wrestling, è rimasta impressa nella memoria degli spettatori per la sua spettacolarità e per il contrasto tra le due discipline sportive.
Durante le riprese del film, avvenute nel 1981, Hulk Hogan non aveva ancora raggiunto la fama mondiale che lo avrebbe consacrato come leggenda del wrestling. Sebbene fosse già noto nel circuito del wrestling professionistico, il grande successo arrivò poco dopo, grazie alla sua collaborazione con la WWF (oggi WWE). Fu proprio Sylvester Stallone a volerlo nel cast di “Rocky III”, affascinato dalla sua imponente presenza fisica e convinto che avrebbe aggiunto un elemento di straordinario impatto visivo alla pellicola.
Il rapporto tra Stallone e Hogan si è sviluppato sia sul piano professionale che umano. L’attore ha spesso raccontato episodi legati alla lavorazione del film, come quello in cui Hogan lo sollevò durante una scena con una forza tale da causargli lividi e dolori fisici. Stallone ha ricordato ironicamente: “È alto 2 metri e pesa 135 kg… mi ha sollevato come un fazzoletto”. Nonostante l’intensità delle riprese e qualche inconveniente fisico, tra i due non ci fu mai astio. Al contrario, Stallone ha sempre parlato di Hogan con grande stima e affetto.
La scena dell’incontro tra Rocky Balboa e Thunderlips è una delle più memorabili della saga. Il combattimento, pensato per essere un evento benefico, si trasforma presto in uno spettacolo fuori dagli schemi, con Thunderlips che domina fisicamente Rocky grazie alla sua stazza e alla sua forza straordinaria. Questo momento cinematografico non solo ha messo in evidenza le differenze tra boxe e wrestling, ma ha anche permesso a Hogan di mostrare il carisma che lo avrebbe reso una star internazionale.
Dopo la sua partecipazione a “Rocky III”, la carriera di Hulk Hogan decollò rapidamente. Diventò uno dei volti più riconoscibili del wrestling mondiale, contribuendo in modo significativo alla popolarità della disciplina negli anni ’80 e ’90. La sua figura è stata sinonimo di spettacolo e intrattenimento, conquistando milioni di fan in tutto il mondo.
La morte di Hulk Hogan rappresenta una grande perdita per il mondo dello sport e dello spettacolo. La sua capacità di unire forza fisica e carisma lo ha reso un’icona senza tempo. Le parole di Sylvester Stallone testimoniano l’impatto che Hogan ha avuto non solo sul grande schermo, ma anche nella vita delle persone che hanno avuto la fortuna di collaborare con lui.
Oltre alla sua carriera professionale, Hogan è stato al centro dell’attenzione anche per la sua vita privata. Si è sposato due volte: prima con Linda Claridge e poi con Jennifer McDaniel. Negli ultimi anni, aveva trovato l’amore accanto a Sky Daily. Nonostante i successi e le difficoltà personali, la figura di Hogan rimarrà sempre legata al suo incredibile contributo al wrestling e al cinema.
La collaborazione tra Sylvester Stallone e Hulk Hogan in “Rocky III” è un esempio di come due mondi diversi possano incontrarsi per creare qualcosa di unico. Il ricordo dell’attore sottolinea quanto sia importante celebrare le persone che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare. Con la scomparsa di Hogan, si chiude un capitolo importante della storia dello spettacolo, ma il suo lascito continuerà a ispirare generazioni future.
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