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Teoria rivoluzionaria: l’Alzheimer potrebbe non essere una malattia del cervello



Per oltre un secolo, la medicina ha cercato le cause dell’Alzheimer esclusivamente nel cervello, concentrandosi su placche di amiloide, grovigli di proteina tau e neuroni in degenerazione. Oggi, però, uno studio dirompente suggerisce che la vera origine della malattia potrebbe trovarsi altrove.



Nuove ricerche condotte dall’Università della California di San Diego, in collaborazione con team internazionali, propongono che:

  • 🧠 L’Alzheimer possa avere origine al di fuori del cervello

  • 🩸 Proteine tossiche potrebbero raggiungere il cervello attraverso il flusso sanguigno

  • ⚡ Il cervello sarebbe quindi la vittima, non la fonte primaria della malattia

Le prove che cambiano tutto

  • Disfunzioni epatiche o renali precedono il declino cognitivo nel 70% dei casi

  • Trasfusioni di sangue da pazienti con Alzheimer provocano alterazioni cerebrali negli animali da laboratorio

  • Placche di amiloide sono presenti anche negli organi, non solo nel cervello, dei pazienti affetti

Perché questa scoperta è cruciale

  • I farmaci che mirano alle placche cerebrali hanno fallito nel 99,6% dei casi clinici

  • Test del sangue precoci potrebbero consentire di prevedere il rischio di Alzheimer anni prima della comparsa dei sintomi

  • Le terapie potrebbero orientarsi verso un approccio sistemico, includendo dieta, supporto epatico e altre strategie per la salute generale dell’organismo

Le critiche degli scettici

  • I sostenitori delle teorie tradizionali, legati all’ipotesi amiloide, considerano questa visione “troppo radicale”

  • Tuttavia, uno studio clinico del 2023 ha dimostrato che il lecanemab rallenta il declino cognitivo solo del 27%, confermando che gli attuali bersagli terapeutici sono insufficienti

Stato dello studio: Peer-reviewed
Implicazioni: Potenzialmente rivoluzionarie

Se confermata, questa teoria potrebbe rappresentare per la medicina un momento paragonabile a quello di Copernico per la scienza: dimostrare che il cervello non è sempre il centro delle proprie malattie.

Curiosità: Il primo paziente affetto da Alzheimer, Auguste Deter (1901), presentava anomalie epatiche—un indizio rimasto ignorato per ben 123 anni.



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