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Terrore in spiaggia a Fasano: donna aggredita e molestata da un uomo mentre rientra dal bagno



Un grave episodio di violenza si è verificato lungo il litorale di Fasano, in provincia di Brindisi, dove un uomo di 44 anni è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale, lesioni personali e violenza privata. L’arresto è avvenuto in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica locale, dopo un’indagine condotta dai carabinieri che ha portato all’identificazione dell’aggressore.



I fatti risalgono al pomeriggio del 22 settembre scorso, quando la vittima, ancora sotto shock, ha contattato il numero di emergenza per denunciare l’aggressione subita. La donna, che si trovava in spiaggia dopo aver fatto un bagno nella zona di Torre Canne, è stata avvicinata dall’uomo, il quale ha tentato un dialogo prima di aggredirla sessualmente.

Dopo un tentativo di conversazione, l’aggressore ha iniziato a palpeggiare la vittima, immobilizzandola e spingendola a terra. In un momento di grande terrore, l’uomo le ha strappato il costume e ha tentato di compiere atti sessuali. Fortunatamente, la donna è riuscita a divincolarsi, scappando verso la propria auto, che si trovava nelle vicinanze. Tuttavia, l’aggressore non si è fermato e l’ha inseguita, posizionandosi davanti al veicolo e costringendola a fermarsi sulla strada. Solo grazie a una manovra rapida in retromarcia, la donna è riuscita a sfuggire e a mettersi in salvo.

L’aggressore è riuscito a dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, che erano state allertate anche da alcuni passanti che avevano udito le urla di aiuto della vittima. La testimonianza della donna, che ha formalmente denunciato l’accaduto in caserma, insieme alle dichiarazioni di altre persone presenti, ha permesso ai carabinieri di identificare rapidamente il sospetto.

L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici, è stato riconosciuto dalla vittima e successivamente arrestato. Attualmente, si trova in carcere a Brindisi, a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Le indagini hanno messo in luce la gravità della situazione e l’importanza di garantire la sicurezza delle persone, in particolare in luoghi pubblici come le spiagge.

Questo caso ha sollevato preoccupazioni sulla violenza di genere e sulla sicurezza nelle aree turistiche, evidenziando la necessità di misure preventive per proteggere le vittime e garantire un ambiente sicuro per tutti. Gli esperti sottolineano che è fondamentale promuovere una maggiore consapevolezza e educazione sulla violenza sessuale, affinché episodi simili non si ripetano in futuro.

Le autorità locali hanno espresso la loro ferma condanna per l’accaduto e hanno ribadito l’importanza di denunciare qualsiasi forma di violenza. “È fondamentale che le vittime si sentano supportate e incoraggiate a parlare”, hanno dichiarato i rappresentanti delle forze dell’ordine, sottolineando che ogni denuncia è un passo importante verso la giustizia.

Il caso di Fasano si inserisce in un contesto più ampio di lotta contro la violenza di genere, che continua a essere un problema serio in molte comunità. Le istituzioni sono chiamate a fare fronte a questa emergenza con politiche efficaci e interventi mirati, per garantire la sicurezza e il benessere di tutti.



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