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Torino, 19enne accoltellato e ucciso in strada: “In 7 contro 1, colpito alla testa, poi inseguito”



Un episodio drammatico si è consumato nella notte tra venerdì e sabato a Torino, nel quartiere Barriera di Milano, precisamente in via Monte Rosa. Mamoud Diane, un ragazzo di appena 19 anni, è stato vittima di un’aggressione feroce che gli è costata la vita. Il giovane, che si trovava davanti a un bar insieme ad alcuni connazionali, è stato prima picchiato violentemente da un gruppo di persone e poi accoltellato al cuore, un colpo fatale che lo ha fatto morire dissanguato. Sul corpo del ragazzo sono state trovate anche altre ferite da arma da taglio agli arti.



Secondo le prime ricostruzioni, la rissa sarebbe scoppiata per motivi ancora da chiarire, ma le autorità sospettano un possibile regolamento di conti legato al traffico di droga o a vecchie dispute finanziarie. Mamoud Diane, arrivato in Italia da pochi mesi per ricongiungersi con il padre, non aveva precedenti penali.

Le testimonianze raccolte sul posto descrivono una scena di estrema violenza. Una residente della zona ha raccontato: “C’erano tantissime persone, sembrava una battaglia, con ragazzi che si inseguivano e si picchiavano, urla disperate, lanci di bottiglie, sgommate di macchine”. Un’altra testimone ha riferito di aver visto un gruppo di giovani rincorrere qualcuno: “Ho visto dei ragazzi correre, uno scappava e gli altri lo inseguivano. Ho visto calci e pugni e poi due persone a terra”.

Un amico della vittima, che era con lui al momento dell’aggressione, è stato anch’egli picchiato dal branco ma ha riportato ferite non gravi ed è stato soccorso dai sanitari del 118. La sua testimonianza potrebbe rivelarsi cruciale per identificare i responsabili dell’omicidio.

Un altro testimone ha descritto la brutalità dell’attacco: “Erano in 7 contro 1. Uno degli aggressori gridava forte ‘allora vuoi morire, allora vuoi proprio morire eh?’, ma quel ragazzo era già a terra e non si muoveva più”, come riportato dal quotidiano La Stampa. Questi dettagli fanno pensare a un vero e proprio agguato premeditato.

Attualmente, il responsabile della coltellata mortale e gli altri membri del gruppo che hanno partecipato all’aggressione non sono stati identificati. La polizia sta lavorando per ricostruire l’accaduto attraverso le testimonianze dei presenti e le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.

Le indagini si concentrano sulla possibilità che l’episodio sia legato al traffico di sostanze stupefacenti. Gli investigatori stanno vagliando ogni pista, cercando di comprendere se la vittima fosse direttamente coinvolta o se sia stata trascinata in una situazione che non lo riguardava direttamente. Non si esclude che il movente possa essere legato a vecchi debiti o a una disputa tra gruppi rivali.

La comunità locale è sotto shock per quanto accaduto. La violenza estrema dell’aggressione e la giovane età della vittima hanno scosso profondamente il quartiere Barriera di Milano, già noto per episodi di tensione e criminalità. Le autorità fanno appello a chiunque possa fornire informazioni utili per risalire ai responsabili.



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