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Tragedia a Pisa: un uomo uccide la compagna e si toglie la vita. Prima di compiere il gesto, avverte i familiari e le autorità. Indagini in corso



Un drammatico episodio di femminicidio-suicidio ha scosso la città di Pisa. Secondo le prime informazioni, un uomo di 50 anni, Alessandro Gazzoli, ha sparato alla compagna, Samantha Del Grappa, di 44 anni, prima di rivolgere l’arma contro se stesso e togliersi la vita. L’episodio è avvenuto in un appartamento situato in un piccolo condominio di due piani nel quartiere Sant’Ermete, una zona residenziale alla periferia della città.



La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi, quando l’uomo, una guardia giurata, avrebbe utilizzato una pistola calibro 9×21, regolarmente detenuta per motivi professionali, per compiere il gesto estremo. Secondo la ricostruzione fornita dalle autorità, Gazzoli avrebbe chiamato i familiari e il numero di emergenza 112 subito dopo aver sparato alla compagna, informandoli del drammatico atto che stava per compiere.

Sul posto sono immediatamente intervenuti gli agenti della Polizia e la scientifica per effettuare i rilievi e avviare le indagini. L’appartamento è stato posto sotto sequestro per consentire un’accurata analisi della scena del crimine. Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, il delitto sarebbe avvenuto nella camera da letto della casa dove la coppia viveva insieme ai figli, i quali fortunatamente non erano presenti al momento dei fatti.

Gli investigatori non hanno ancora chiarito le motivazioni che hanno spinto Gazzoli a compiere un gesto così estremo. Tuttavia, è stato confermato che all’interno dell’abitazione non sono stati rilevati segni di colluttazione. La casa è stata trovata in ordine, suggerendo che non ci siano stati episodi di violenza fisica immediatamente precedenti al tragico evento.

La vittima, Samantha Del Grappa, avrebbe compiuto 45 anni proprio domani. La donna viveva con il compagno e i figli in quella stessa abitazione dove oggi ha perso la vita. Alessandro Gazzoli, invece, era impiegato come vigilante presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e aveva prestato servizio anche negli uffici del giudice di pace e alla portineria della procura di Pisa.

Le autorità stanno cercando di ricostruire nei dettagli quanto accaduto e di comprendere le ragioni che hanno portato a questa tragedia familiare. La pistola utilizzata per il delitto è stata sequestrata e sarà sottoposta a ulteriori accertamenti balistici. Al momento, non sono emersi elementi che possano far pensare a un coinvolgimento di terze persone.

Il quartiere Sant’Ermete, dove si è verificato l’episodio, è sotto shock. I vicini di casa hanno descritto la coppia come apparentemente tranquilla e senza segnali evidenti di conflitti gravi. Tuttavia, le indagini proseguono per verificare se vi fossero problemi pregressi o segnali di disagio che possano aver anticipato l’atto estremo.

Il dramma si inserisce purtroppo in un contesto più ampio di casi di femminicidio che continuano a verificarsi in Italia. Si tratta di episodi che sollevano interrogativi sulla necessità di prevenzione e intervento nei rapporti di coppia segnati da tensioni o violenze latenti.

Le autorità invitano chiunque abbia informazioni utili a collaborare con le indagini. Nel frattempo, la comunità locale si stringe attorno ai familiari delle vittime, sconvolta da una tragedia che lascia dietro di sé dolore e interrogativi senza risposte immediate.

Il caso resta aperto, con gli inquirenti che lavorano per chiarire ogni dettaglio dell’accaduto.



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