Una macabra scoperta è avvenuta a Valencia, dove i vigili del fuoco hanno trovato il corpo di Antonio Famoso, un pensionato di 86 anni, nel suo appartamento nel quartiere di Fuensanta. L’uomo era morto da dodici anni, e il suo scheletro giaceva tra escrementi di uccelli, in un’abitazione che era rimasta chiusa e abbandonata nel tempo. La drammatica situazione è emersa solo dopo che i pompieri sono stati chiamati per un’infiltrazione d’acqua.
Antonio Famoso aveva due figli, ma già prima della sua scomparsa aveva interrotto i rapporti con la famiglia, vivendo in isolamento nel suo appartamento. Quando è stato scoperto il suo corpo, nessuno, nemmeno i familiari, si era preoccupato di denunciarne la scomparsa. I residenti del quartiere sono rimasti scioccati nel venire a conoscenza della presenza del corpo mummificato all’interno del palazzo. Molti di loro non lo ricordavano affatto, mentre coloro che lo conoscevano lo descrivevano come una persona riservata e solitaria, che trascorreva il suo tempo tra il supermercato e le passeggiate.
I vicini hanno raccontato a El Pais che Antonio era sempre da solo e “salutava e si faceva i fatti suoi.” Quando non lo hanno più visto, hanno pensato che fosse in una casa di cura. È stato proprio un gruppo di residenti a contattare i vigili del fuoco, ma non perché fossero preoccupati per lui; la loro preoccupazione era legata a una perdita d’acqua dal soffitto dell’appartamento di Antonio.
Quando i pompieri sono entrati nell’appartamento, hanno trovato Famoso disteso a terra, completamente vestito. Si sospetta che possa essere morto a causa di un malore, ma sarà l’Istituto di Medicina Legale a stabilire le cause esatte del decesso. La porta dell’appartamento era chiusa dall’interno e, sebbene ci fossero segnalazioni di un odore strano in passato, nessuno pare abbia prestato attenzione alla situazione. Una finestra aperta ha permesso l’ingresso di uccelli, che hanno contribuito a rendere l’ambiente ancora più inospitale.
Non è chiaro esattamente quando sia avvenuta la sua scomparsa, ma un verbale di un’assemblea condominiale attesta che Antonio era presente nel gennaio 2013. Dopo quella data, non si è più visto. L’amministratore del condominio ha riferito che nel 2015 non era riuscito a rintracciarlo, ma non aveva sporto denuncia. Alcuni residenti ricordano di aver chiesto un intervento per chiudere la finestra dell’appartamento, temendo che potesse allagarsi il palazzo, ma nessuno è mai intervenuto.
Nonostante il suo isolamento, Antonio Famoso ha continuato a pagare le bollette di luce e gas attraverso il suo conto bancario, nel quale gli veniva accreditata la pensione. La burocrazia non ha mai cercato di contattarlo, poiché la cassetta delle lettere era vuota. In questo modo, Famoso ha continuato a pagare anche le spese condominiali come se fosse un fantasma, senza che nessuno si accorgesse della sua assenza.
La scoperta del corpo di Antonio Famoso solleva interrogativi inquietanti sulla solitudine e l’isolamento che molte persone anziane possono vivere nella società moderna. La sua storia è un triste promemoria della necessità di prestare attenzione ai segnali di disagio e di solitudine che possono manifestarsi tra i membri della comunità. La mancanza di interazioni sociali e il silenzio durato oltre un decennio hanno portato a una situazione in cui un uomo è rimasto invisibile agli occhi di tutti, fino a quando la tragedia non ha costretto la comunità a confrontarsi con la realtà della sua esistenza solitaria.



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