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Ucciso a 21 anni a Palermo: aveva provato a difendere un ragazzo durante una rissa fuori dal ristorante dei genitori



È stato colpito a morte con alcuni colpi di pistola alla testa Paolo Taormina, 21 anni, nel tentativo di fermare una rissa davanti al ristorante dei genitori, nel centro di Palermo. L’omicidio è avvenuto poco dopo la mezzanotte in piazza Spinuzza, a pochi passi dal Teatro Massimo, nel cuore della movida dell’Olivella.



Secondo le prime ricostruzioni, la lite sarebbe scoppiata quando un gruppo di ragazzi ha iniziato a spintonarsi tra i tavoli del locale ‘O scrusciu. Paolo sarebbe intervenuto per difendere uno dei giovani caduti a terra e per riportare la calma. Pochi istanti dopo, però, uno degli aggressori ha estratto una pistola e ha sparato a bruciapelo, mirando alla testa del 21enne. Il gruppo si è poi dileguato in sella a scooter.

Nonostante il rapido arrivo dei soccorsi e i tentativi di rianimazione da parte del 118, per Paolo non c’è stato nulla da fare. La zona è rimasta transennata per tutta la notte: i carabinieri e la scientifica hanno raccolto testimonianze, cercato bossoli e acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza.

Una tragedia che ricorda altri casi a Palermo

La morte di Paolo Taormina riporta alla memoria altri episodi di violenza avvenuti negli ultimi anni nel capoluogo siciliano. Nel 2022 fu ucciso Rosolino “Lino” Celesia, 22 anni, ex promessa del calcio, colpito con tre colpi di pistola al termine di una colluttazione fuori da una discoteca. Per quell’omicidio è stato condannato in primo grado Matteo Orlando, all’epoca minorenne.

Ancora prima, nel 2015, la città era stata scossa dall’omicidio di Aldo Naro, 25 anni, figlio di un generale dei carabinieri, pestato a morte durante una rissa in una discoteca dello Zen, mentre festeggiava la laurea in Medicina.



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