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Un grave incidente stradale a Calenzano, in provincia di Firenze, ha causato la morte del poliziotto Matteo Petti e il ferimento grave della compagna, anch’essa poliziotta



Un tragico episodio si è verificato nel pomeriggio di domenica a Calenzano, comune della provincia di Firenze, lungo la strada provinciale SP8 Barberinese, all’altezza della località Pontenuovo. L’incidente ha coinvolto una moto e un’automobile e ha portato alla morte di Matteo Petti, 59 anni, sostituto commissario della Polizia di Stato, mentre la donna che viaggiava con lui, una poliziotta di 56 anni, è rimasta gravemente ferita.



Secondo le prime ricostruzioni effettuate dagli inquirenti, intorno alle 17 un’automobile, una Fiat Panda, avrebbe tentato un sorpasso in curva invadendo la corsia opposta proprio mentre sopraggiungeva la moto su cui viaggiavano i due agenti. L’impatto è stato estremamente violento. Nonostante l’intervento tempestivo dei soccorritori, per Matteo Petti non c’è stato nulla da fare: il poliziotto è deceduto sul posto a causa delle gravi lesioni riportate.

La donna che era con lui è stata immediatamente trasportata d’urgenza tramite elisoccorso all’ospedale di Careggi, dove si trova tuttora in prognosi riservata. Le sue condizioni sono giudicate critiche. Il conducente dell’automobile, rimasto illeso nell’incidente, è stato sottoposto ad alcoltest che ha evidenziato un tasso alcolemico superiore al limite consentito, pari a 0.87. Le autorità stanno ora indagando per chiarire con precisione la dinamica dell’accaduto.

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri di Calenzano, che si stanno occupando delle indagini sotto la direzione della Procura di Prato, competente per territorio. Anche il questore di Firenze, Fausto Lamparelli, si è recato sul posto per esprimere solidarietà e vicinanza ai colleghi coinvolti.

Matteo Petti, originario della provincia di Firenze, era un poliziotto esperto e stimato. Nel corso della sua carriera aveva ricoperto ruoli di rilievo, tra cui quello di responsabile dell’ufficio espulsioni e precedentemente nella sezione narcotici della squadra mobile di via Zara a Firenze. La sua morte ha lasciato sgomenti i colleghi e la comunità locale.

Il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani, ha espresso il proprio cordoglio per la tragedia: “La SP8, su cui ha competenza la Città Metropolitana, è un’arteria strategica per Calenzano e per i nostri cittadini, ma lo è anche a livello sovracomunale perché frequentemente utilizzata in occasione delle chiusure del tratto autostradale dell’A1, sia quelle programmate che quelle adottate in caso di emergenze sull’autostrada. Ieri questo incidente mortale, due mesi fa un altro grave sinistro sempre nello stesso tratto. Sappiamo che uno dei problemi maggiori della strada è l’eccessiva velocità di percorrenza: bisognerà capire quali siano le misure più adeguate a giudizio degli enti preposti per contrastare questo fenomeno. Esprimo la mia vicinanza ai familiari della vittima e un pensiero alla persona ferita. Un ringraziamento sentito alle forze dell’ordine che ieri sono intervenute, in particolare alla nostra Polizia locale che ha fornito supporto nei rilievi”.

L’incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale lungo la SP8 Barberinese, una strada spesso utilizzata come alternativa al tratto autostradale dell’A1 in caso di chiusure o emergenze. Il tratto dove si è verificato il sinistro è noto per la frequenza degli incidenti, molti dei quali attribuiti all’alta velocità e a manovre pericolose come il sorpasso in curva.

La comunità di Calenzano e i colleghi della Polizia di Stato si sono stretti intorno alla famiglia di Matteo Petti e alla compagna ferita, esprimendo profondo dolore per questa perdita. Le autorità competenti stanno valutando interventi strutturali e misure preventive per migliorare la sicurezza della SP8 e ridurre il rischio di ulteriori tragedie.



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