La vicenda del presunto rapimento del 29enne italiano Michael Valentino Teofrasto Carturan a New York si arricchisce di nuovi dettagli, sollevando dubbi sulle sue dichiarazioni iniziali. Un video recentemente pubblicato da Tmz mostra immagini che sembrano dipingere una situazione molto diversa da quella descritta dall’uomo, che aveva denunciato di essere stato sequestrato e torturato per settimane da due investitori in criptovalute. Secondo quanto riportato, il fine del rapimento sarebbe stato costringerlo a rivelare la password del suo portafoglio Bitcoin, contenente milioni di dollari.
Le immagini del video, registrate tra l’11 e il 12 maggio, mostrano una realtà ben lontana dalle accuse di violenze e abusi. Nel filmato si vede Carturan partecipare a festini all’interno di una casa a schiera affittata a Manhattan dai presunti sequestratori, John Woeltz e William Duplessie, successivamente arrestati. L’atmosfera appare sopra le righe, con scene di sesso, uso di droga e attività sadomaso. In una delle clip, l’uomo è a torso nudo e viene tenuto al guinzaglio da una donna, simulando una scena di dominazione. In altre immagini, appare sorridente e divertito mentre interagisce con i partecipanti alla festa.
Questi video sembrano contrastare con il racconto fornito da Carturan, che aveva descritto il suo sequestro come un periodo di torture fisiche e psicologiche. L’uomo aveva dichiarato che i due sospettati lo avevano picchiato, umiliato e persino colpito con scosse elettriche e una pistola per ottenere l’accesso al suo portafoglio Bitcoin. A sostegno delle sue accuse, aveva raccontato di essere stato legato e abusato, fino alla sua fuga rocambolesca il 23 maggio, quando era riuscito a uscire scalzo dall’abitazione e a fermare un poliziotto in strada per denunciare l’accaduto.
Nel video emergono però dettagli che complicano ulteriormente la ricostruzione dei fatti. In una delle clip, si vede Carturan in ginocchio mentre una donna gli tira il guinzaglio; in un’altra scena è seduto sul divano mentre parla di droga. Ancora più controversa è una sequenza in cui appare legato su una sedia a rotelle ma con le mani libere, intento a preparare crack utilizzando una friggitrice ad aria. Questi elementi sollevano interrogativi sulla natura degli eventi accaduti nella casa di Manhattan e su quanto raccontato dal 29enne italiano.
Le autorità statunitensi stanno cercando di fare chiarezza su questa intricata vicenda. I due uomini accusati, Woeltz e Duplessie, sono stati arrestati, ma il caso è ancora aperto e non mancano zone d’ombra. Inoltre, secondo altre indiscrezioni, sarebbero coinvolti anche due detective privati che lavoravano come agenti di sicurezza per i sospettati. Uno dei due sarebbe persino stato parte della scorta del sindaco di New York, aggiungendo un ulteriore livello di complessità all’indagine.
La fuga di Carturan il 23 maggio rappresenta l’ultimo tassello noto della storia. L’uomo ha riferito di essere stato prigioniero dal 6 maggio e ha accusato i due investitori di aver orchestrato il sequestro per appropriarsi dei suoi Bitcoin. Tuttavia, le immagini emerse mettono in discussione la veridicità del suo racconto e aprono la possibilità che la situazione possa essere stata diversa da quanto inizialmente denunciato.
Gli investigatori stanno ora analizzando sia le dichiarazioni della presunta vittima sia i materiali video per ricostruire la sequenza degli eventi. Non è chiaro se i festini e le attività mostrate nei filmati siano degenerati in violenze o se si tratti di un contesto consensuale che poi ha preso una piega diversa. La vicenda resta avvolta nel mistero, con molteplici domande ancora senza risposta.
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