Un episodio insolito si è verificato domenica 29 giugno a Treviolo, in provincia di Bergamo, durante il festival “Treviva”, che ha radunato quasi 50mila persone in due giorni. Un uomo di 40 anni, residente nella provincia di Monza e della Brianza, è stato denunciato dalla polizia locale per aver dichiarato falsamente di essere un medico allo scopo di prestare soccorso a una ragazza che si era sentita male tra la folla.
Secondo quanto ricostruito, la giovane ha avuto un malore mentre si trovava tra i partecipanti all’evento. Notando la situazione, il 40enne si è avvicinato e ha affermato di essere un medico, iniziando a esaminare la ragazza e a controllarle il polso. Tuttavia, l’arrivo degli operatori del 118 ha portato alla luce comportamenti sospetti da parte dell’uomo, che ha cercato rapidamente di allontanarsi dalla scena.
Il suo atteggiamento non è passato inosservato a una pattuglia della polizia locale presente sul posto. Gli agenti hanno fermato l’uomo per chiedergli di identificarsi e fornire prove delle sue qualifiche mediche. Di fronte alle domande degli ufficiali, il 40enne avrebbe reagito con insulti e minacce, rivelando infine che non era un medico, ma che suo padre lo era. Ha inoltre affermato di aver acquisito alcune conoscenze mediche grazie al genitore.
Nonostante queste dichiarazioni, l’uomo non è stato in grado di presentare alcuna documentazione che attestasse una sua qualifica professionale o l’iscrizione a un ordine dei medici. Gli agenti hanno quindi concluso che il 40enne non possedeva i requisiti necessari per esercitare attività sanitaria. Il suo comportamento è stato giudicato potenzialmente pericoloso per la salute e la sicurezza delle persone coinvolte.
Il caso si è concluso con una denuncia per tre reati: usurpazione di titolo, esercizio abusivo di attività sanitaria e oltraggio a pubblico ufficiale. La polizia locale di Treviolo ha sottolineato l’importanza di intervenire prontamente in situazioni simili per evitare rischi per la salute pubblica.
L’episodio ha suscitato particolare attenzione poiché si è verificato durante un evento molto frequentato, mettendo in evidenza quanto sia cruciale la presenza di personale qualificato in contesti così affollati. La vicenda rappresenta un monito sulla necessità di verificare sempre le competenze di chi si propone per offrire assistenza sanitaria in situazioni di emergenza.
Il festival “Treviva”, organizzato nella cittadina bergamasca, è stato comunque un successo in termini di partecipazione e organizzazione. Tuttavia, l’incidente ha aggiunto un elemento inatteso alla manifestazione, evidenziando l’importanza della collaborazione tra le forze dell’ordine e i servizi sanitari locali per garantire la sicurezza dei partecipanti.
La vicenda del 40enne residente nella provincia di Monza e della Brianza solleva interrogativi su quanto sia diffuso il fenomeno delle persone che si spacciano per professionisti senza averne le competenze. In questo caso, l’intervento tempestivo della polizia locale e del personale sanitario ha permesso di evitare conseguenze più gravi.
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