Una vicenda accaduta lo scorso 6 gennaio ha portato una donna di 24 anni di Taranto a rischiare un processo per abbandono di minore. Secondo quanto emerso dalle indagini, quella sera la giovane madre avrebbe lasciato il figlio di soli 3 anni da solo in casa mentre dormiva. Il bambino, svegliatosi e non trovando la madre, sarebbe riuscito ad aprire la porta dell’abitazione e si sarebbe avventurato in strada.
L’episodio si è verificato nella serata dell’Epifania, intorno alle 21. La donna, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, avrebbe deciso di uscire senza portare con sé il figlio, che in quel momento stava dormendo. Tuttavia, al suo risveglio, il piccolo si è accorto dell’assenza della madre e, apparentemente senza difficoltà, ha aperto la porta di casa, iniziando a camminare per le vie del centro cittadino.
Fortunatamente, la situazione non ha avuto gravi conseguenze grazie all’intervento tempestivo di un passante. Quest’ultimo, notando il bambino che vagava da solo per strada, si è fermato per prestargli aiuto. Dopo averlo tranquillizzato, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. Nel frattempo, l’uomo è rimasto accanto al piccolo fino all’arrivo degli agenti di polizia.
Le autorità, intervenute sul posto, hanno preso in custodia il bambino e avviato le ricerche per rintracciare la madre. La donna è stata individuata poco dopo e riportata a casa insieme al figlio. Tuttavia, l’episodio non si è concluso con il semplice ritorno del piccolo alla sua abitazione. A seguito dell’accaduto, la giovane madre è stata denunciata per abbandono di minore.
Il pubblico ministero Francesco Sansobrino, che si occupa del caso, ha richiesto il rinvio a giudizio per la donna con l’accusa di abbandono di minore aggravato. La decisione finale spetterà al giudice per l’udienza preliminare, Francesco Maccagnano, che dovrà stabilire se la donna dovrà affrontare un processo.
Nonostante l’assenza di conseguenze fisiche per il bambino, l’episodio ha sollevato molte domande sulla responsabilità genitoriale e sulla sicurezza dei minori lasciati incustoditi. Il caso ha attirato l’attenzione anche per le circostanze in cui il bambino è stato trovato: da solo e senza protezione in una situazione potenzialmente pericolosa.
La legge italiana considera l’abbandono di minore un reato grave, specialmente quando si tratta di bambini molto piccoli incapaci di badare a sé stessi. In casi come questo, le autorità giudiziarie valutano non solo il comportamento specifico del genitore al momento dell’episodio, ma anche le condizioni generali in cui vive il minore e il livello di cura e attenzione ricevuto.
Secondo gli esperti legali, l’accusa di abbandono di minore aggravato potrebbe comportare pene significative qualora la donna venisse giudicata colpevole. Tuttavia, sarà compito del tribunale stabilire se vi siano circostanze attenuanti o aggravanti che possano influire sulla sentenza.
L’episodio ha suscitato reazioni diverse tra i residenti di Taranto e sui social media, dove molti si sono interrogati sulle motivazioni che hanno portato la giovane madre a lasciare il figlio da solo in casa. Alcuni hanno espresso solidarietà alla donna, ipotizzando che si sia trattato di un momento di difficoltà o di un errore di valutazione. Altri, invece, hanno sottolineato l’importanza di garantire sempre la sicurezza dei bambini, indipendentemente dalle circostanze personali.
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