Un incidente insolito ha coinvolto un’ambulanza e un orso nella tarda serata di giovedì 19 giugno 2025, lungo la SS43, nel tratto stradale che collega Cles a Mostizzolo, in Val di Non, una zona nota per la significativa presenza di orsi. Secondo quanto riportato dalla Provincia Autonoma di Trento, l’animale ha attraversato la carreggiata all’improvviso, rendendo inevitabile la collisione con il mezzo sanitario in transito.
L’impatto tra il veicolo e l’orso è stato descritto come inevitabile nella nota ufficiale della Provincia: “L’animale è apparso all’improvviso sulla carreggiata, rendendo inevitabile l’impatto con il mezzo sanitario in transito.” Dopo la collisione, l’orso si è rapidamente allontanato nel bosco. Nella mattinata successiva, il personale del Corpo forestale trentino, con il supporto del nucleo cinofilo, ha condotto un sopralluogo nella zona per verificare lo stato dell’animale e confermare che si fosse effettivamente ritirato nel proprio habitat naturale.
L’incidente non ha causato danni significativi al veicolo né ferite agli operatori sanitari a bordo. Tuttavia, episodi di questo tipo sollevano preoccupazioni sulla sicurezza stradale nelle aree montane e sulla gestione della fauna selvatica, specialmente in regioni come il Trentino dove la presenza di grandi carnivori è più marcata.
Incidenti stradali con orsi: una questione ricorrente
Il caso di Cles non è isolato. Nel 2024, secondo il Rapporto Grandi Carnivori redatto annualmente dalla Provincia Autonoma di Trento, sono stati registrati ben 15 incidenti tra veicoli e orsi. Questi eventi rappresentano una sfida significativa per le autorità locali, impegnate nella gestione della sicurezza stradale e nella protezione degli animali selvatici.
Il rapporto evidenzia anche dati preoccupanti relativi alla mortalità degli orsi. Nel corso del 2024 sono stati documentati 9 decessi di orsi, di cui tre cuccioli dell’anno. Tra questi, quattro sono stati causati direttamente dall’uomo: tre per abbattimento e uno per investimento stradale. Questi numeri sottolineano la necessità di interventi mirati per prevenire ulteriori incidenti e garantire la coesistenza tra esseri umani e fauna selvatica.
La gestione della fauna selvatica in Trentino
La Val di Non e altre aree del Trentino sono caratterizzate da una forte presenza di grandi carnivori, in particolare orsi. Questo richiede un monitoraggio costante da parte delle autorità locali e una collaborazione attiva tra il Corpo forestale trentino e altre unità specializzate, come i nuclei cinofili. Gli interventi non si limitano alla gestione degli incidenti stradali; includono anche attività di sensibilizzazione per la popolazione locale e i visitatori, al fine di ridurre i rischi legati alla convivenza con questi animali.
Le autorità sottolineano l’importanza di adottare misure preventive, come segnaletica stradale specifica e campagne informative. Inoltre, il monitoraggio continuo delle aree ad alta densità di orsi consente di intervenire tempestivamente in situazioni critiche, riducendo il rischio di incidenti.
Un quadro complesso
La collisione tra l’ambulanza e l’orso a Cles è solo uno dei tanti episodi che evidenziano la complessità della gestione della fauna selvatica in Trentino. Mentre gli orsi rappresentano un elemento distintivo del patrimonio naturale della regione, la loro presenza comporta anche sfide significative per le comunità locali. Incidenti come quello del 19 giugno 2025 sollevano interrogativi su come bilanciare la protezione degli animali con la sicurezza delle persone.
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