Il giudice ha nominato un consulente tecnico per eseguire un nuovo accertamento neuropsichiatrico su Antonella Marrella, al fine di redigere una relazione sul suo stato di salute e valutare la sua imputabilità. L’udienza si è svolta giovedì 9 ottobre presso l’aula bunker della Corte d’Assise di Roma. Marrella, quarantanovenne, è accusata di aver lasciato la madre anziana, Margherita Battazza, sola in casa durante una vacanza in Abruzzo a giugno scorso, mentre la donna moriva di stenti. Attualmente, Antonella Marrella è reclusa nel carcere di Rebibbia e ha partecipato all’udienza.
Durante l’udienza, durata circa quattro ore, il giudice ha ascoltato due relazioni: quella del medico legale che ha eseguito l’autopsia sul corpo della madre di Marrella e quella del consulente della difesa, il neuropsichiatra Rocco Zoccali, già professore all’Università di Messina. Oltre a queste, sono stati acquisiti anche i test psicoattitudinali della psicologa Giusy Custoza. L’udienza è stata rinviata a febbraio 2026. Gli avvocati di Antonella Marrella, Antonio Castorina e Davide Barillà, hanno dichiarato: “Attendiamo la consulenza disposta dal Tribunale per verificare il reale stato di salute mentale della signora Marrella in relazione alla imputabilità della stessa alla luce del suo stato di salute precario e debilitante”.
Il medico legale ha fornito dettagli sullo stato in cui è stato rinvenuto il corpo di Margherita Battazza. È emerso che l’anziana era malnutrita e presentava una frattura scomposta tra femore e bacino. Questa frattura ha impedito alla donna di muoversi, e il suo corpo è stato trovato senza vita, riverso a terra in una pozza di sangue. Durante l’udienza, il pubblico ministero, i legali della difesa e il giudice hanno rivolto domande al medico legale riguardo alle condizioni di salute della vittima.
Successivamente, l’udienza ha visto l’audizione del neuropsichiatra Zoccali, il quale ha esaminato le condizioni di salute mentale di Antonella Marrella. Secondo Zoccali, la capacità di intendere e di volere dell’imputata risulta parzialmente compromessa. Inoltre, è emerso che esiste un procedimento pendente presso il Tribunale dei Minori di Roma, che ha portato alla sospensione della potestà genitoriale di Marrella. Il collegio ha richiesto l’acquisizione degli atti del Tribunale dei Minori, in quanto contengono informazioni sul percorso psichiatrico, sociale e psicologico di Marrella, risalenti a prima della morte della madre.
La vicenda ha suscitato notevole interesse e preoccupazione, non solo per la gravità delle accuse, ma anche per le implicazioni legate alla salute mentale dell’imputata. La questione dell’imputabilità è centrale nel processo, e la consulenza del perito sarà fondamentale per determinare eventuali responsabilità. La morte di Margherita Battazza e le circostanze in cui è avvenuta hanno sollevato interrogativi sulla cura e la responsabilità familiare, rendendo la situazione ancora più complessa.
Il caso di Antonella Marrella continua a svilupparsi, con l’attesa di ulteriori accertamenti e relazioni che potrebbero influenzare il corso della giustizia. La comunità rimane in attesa di sviluppi, mentre gli avvocati dell’imputata lavorano per garantire che i diritti di Marrella siano rispettati nel processo legale in corso. La storia di questa famiglia, segnata da tragedie e decisioni difficili, mette in luce le sfide che molte persone affrontano nel contesto della salute mentale e delle dinamiche familiari.



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