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Variante Covid LP.8.1: Cosa sappiamo, sintomi, rischi e casi recenti



Diffusione e caratteristiche della variante LP.8.1



La variante LP.8.1 del Covid-19 è stata rilevata per la prima volta nel luglio 2024 e, tra marzo e aprile 2025, è diventata dominante in diverse aree del mondo, inclusi Stati Uniti, Regno Unito e ora anche l’Italia, dove si sta diffondendo rapidamente. Appartiene al lignaggio JN.1 della famiglia Omicron e presenta nove mutazioni aggiuntive nella proteina Spike rispetto a JN.1, rendendola particolarmente abile a sfuggire all’immunità acquisita tramite vaccinazione o infezione naturale. Secondo i dati dei CDC statunitensi, LP.8.1 rappresenta circa il 42% dei casi di Covid-19 negli USA e il 60% nel Regno Unito.

Casi e decessi in Italia

A Genova, presso l’ospedale San Martino, è stato registrato il primo caso italiano della variante Nimbus (NB.1.8.1) e, sempre nello stesso ospedale, si è verificato un decesso legato alla variante LP.8.1. La vittima era una donna di 66 anni, canadese, apparentemente sana e immunocompetente, che aveva ricevuto sei dosi di vaccino anti-Covid. Nonostante ciò, ha sviluppato una forma devastante di polmonite da Covid ed è deceduta dopo alcune settimane di terapia intensiva. Questo caso ha evidenziato la capacità della variante di eludere l’immunità, sia vaccinale che naturale.

Sintomi della variante LP.8.1

I sintomi associati alla LP.8.1 sono simili a quelli delle precedenti varianti Omicron e includono:

  • Febbre alta

  • Mal di gola

  • Spossatezza

  • Dolori muscolari

  • Congestione nasale

  • Mal di testa

  • Alterazioni di gusto e olfatto

In alcuni casi possono manifestarsi anche perdita di appetito e disturbi intestinali, come la diarrea. Secondo l’OMS, il rischio aggiuntivo per la salute pubblica globale è attualmente valutato come “basso”, poiché la maggior parte delle forme cliniche non risulta più grave rispetto ad altre varianti circolanti.

Chi sono i soggetti a rischio

Le complicanze più serie, come polmoniti o insufficienza respiratoria, si registrano soprattutto nei soggetti fragili: anziani, persone con patologie cardiovascolari o immunodepresse. Tuttavia, il caso di Genova dimostra che, seppur raramente, anche persone giovani e senza apparenti fattori di rischio possono sviluppare forme gravi.

Efficacia dei vaccini e raccomandazioni

La LP.8.1 si è dimostrata particolarmente elusiva nei confronti dell’immunità indotta dai vaccini attualmente in uso, motivo per cui l’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha raccomandato l’aggiornamento dei vaccini per includere questa variante nelle prossime campagne vaccinali. La protezione conferita dai vaccini attuali contro l’infezione e le forme gravi è ridotta, soprattutto a distanza di tempo dall’ultima dose.

La variante LP.8.1 sta determinando un aumento dei casi in Italia e in Europa, ma per la popolazione generale il rischio di forme gravi rimane basso. È fondamentale mantenere alta l’attenzione soprattutto tra i soggetti fragili e attendere l’aggiornamento dei vaccini per una protezione più efficace contro questa nuova variante.



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