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Vasile Frumuzache, guardia giurata di 32 anni, ha confessato l’omicidio di Denisa Maria Adas, strangolata e decapitata a Prato. Il corpo è stato nascosto in un trolley



È stato identificato e ha confessato il responsabile del brutale omicidio di Denisa Maria Adas, la giovane di 30 anni il cui corpo senza vita è stato rinvenuto nei pressi di un casolare abbandonato a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia. Si tratta di Vasile Frumuzache, 32 anni, residente a Monsummano Terme, che ha ammesso le proprie responsabilità durante un interrogatorio condotto dal pubblico ministero Luca Tescaroli. L’uomo, di nazionalità romena, lavora come guardia giurata ed è sposato. Ha confessato di aver strangolato e decapitato la donna, trasportandone poi il corpo all’interno di una valigia fino al luogo del ritrovamento.



Secondo quanto emerso dalle indagini, Denisa Maria Adas era scomparsa a metà maggio da un bed & breakfast di Prato, dove si trovava al momento dell’omicidio. Durante l’interrogatorio, Vasile Frumuzache ha dichiarato di aver agito per nascondere una relazione extraconiugale che intratteneva con la vittima. Sempre secondo la versione fornita dall’uomo, la donna avrebbe tentato di ricattarlo, chiedendo 10mila euro per non rivelare la loro relazione alla moglie. Questo presunto ricatto sarebbe stato il movente che lo ha spinto a compiere il delitto.

Il killer ha raccontato di aver strangolato la donna nella struttura ricettiva di Prato, per poi decapitarla e nascondere il corpo in una valigia nera. Successivamente, ha trasportato il trolley in una zona isolata nei pressi di Montecatini Terme, dove il cadavere è stato ritrovato. Durante l’interrogatorio, Frumuzache ha anche confessato di aver tentato di bruciare la testa della vittima e la valigia utilizzata per il trasporto del corpo, nel giardino della sua abitazione a Monsummano Terme. Gli investigatori, recatisi sul posto, hanno effettivamente rinvenuto tracce compatibili con il racconto dell’uomo, che saranno sottoposte a ulteriori analisi per confermare i dettagli.

Le indagini, condotte dalle autorità competenti, mirano ora a verificare la versione fornita dal sospettato, che presenta ancora diversi punti da chiarire. In particolare, gli inquirenti stanno cercando di accertare se il presunto ricatto sia effettivamente avvenuto e se ci siano eventuali complici o testimoni che possano fornire ulteriori elementi utili per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti.

Il corpo di Denisa Maria Adas è stato trovato in avanzato stato di decomposizione, il che ha inizialmente reso difficile l’identificazione. Tuttavia, grazie alle tracce lasciate dall’assassino e agli accertamenti condotti sul luogo del ritrovamento, gli investigatori sono riusciti a risalire rapidamente all’identità della vittima e a individuare il responsabile.



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