Il noto professore Vincenzo Schettini, conosciuto per il suo canale YouTube “La Fisica che ci piace”, ha recentemente affrontato un’ondata di insulti sui social media. In un video pubblicato su YouTube, Schettini ha raccontato di essere stato oggetto di commenti estremamente offensivi, tra cui frasi come “Inutile personaggio” e “Ucciditi così fai un favore a tutti”. Questi attacchi non solo riguardano il suo operato, ma colpiscono anche la sua persona e il suo aspetto fisico, arrecandogli un notevole dolore emotivo.
Il professore ha condiviso con i suoi follower la sua esperienza di cyberbullismo, evidenziando come questi insulti siano diventati una costante nella sua vita da quando ha avviato la sua attività online. “Sono commenti che mi arrivano continuamente, specialmente da quando ho iniziato a fare contenuti online. Questo schifo avviene sempre, io sono una persona fragile”, ha dichiarato Schettini. Ha sottolineato che nessuno ha mai avuto il coraggio di affrontarlo di persona per esprimere tali opinioni negative, ma molti si sentono liberi di lanciargli insulti attraverso il web.
Oltre ai commenti diretti sulla sua persona, il professore ha ricevuto osservazioni sul suo aspetto fisico, come “sei magro da fare schifo” e “quello che scrivi fa ca**are”. Tali affermazioni, secondo Schettini, non solo feriscono, ma riflettono una cultura tossica presente sui social media, dove le persone si sentono autorizzate a esprimere odio e disprezzo senza conseguenze.
In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, Schettini ha parlato di un altro tema di suo interesse: l’uso degli smartphone tra i giovani. Ha sollevato interrogativi sull’età appropriata per introdurre i ragazzi agli strumenti digitali in modo consapevole. “Nessuno identifica mai con precisione l’età giusta per iniziare ad avvicinare i ragazzi agli strumenti digitali in modo consapevole. Il ministro Valditara ha detto che da settembre saranno vietati anche alle superiori. Ma io, da insegnante, mi chiedo: ‘Non è che li avevate già vietati prima?'” ha affermato, esprimendo preoccupazione per la mancanza di chiarezza su questo argomento.
La questione degli smartphone è diventata centrale nel dibattito educativo, con molti educatori e genitori preoccupati per l’impatto che l’uso precoce di questi dispositivi può avere sullo sviluppo dei giovani. Schettini ha enfatizzato la necessità di un approccio più strutturato e consapevole nell’introdurre i ragazzi alla tecnologia, affinché possano utilizzarla in modo responsabile e produttivo.
La denuncia di Schettini riguardo agli insulti ricevuti sui social ha riacceso il dibattito sul cyberbullismo e sull’impatto che le parole possono avere sulla vita delle persone. Il suo coraggio nel parlare apertamente delle sue esperienze ha suscitato la solidarietà di molti, che riconoscono la vulnerabilità di chi si espone pubblicamente. La situazione mette in luce non solo le sfide che affrontano i content creator, ma anche la necessità di una maggiore responsabilità da parte degli utenti dei social media.
In un’epoca in cui il digitale gioca un ruolo sempre più importante nelle nostre vite, è fondamentale promuovere un ambiente online più sano e rispettoso. Le parole hanno un potere significativo e possono influenzare profondamente le persone, rendendo essenziale un approccio più empatico e costruttivo nelle interazioni virtuali.



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