​​


Chiara Ferragni: nuovi dubbi su iniziative benefiche e commercio



Negli ultimi tempi, alcune iniziative promosse da Chiara Ferragni e dal suo staff stanno sollevando dubbi e perplessità riguardo alle modalità con cui vengono condotte, mettendo a rischio la trasparenza e la chiarezza delle operazioni.



Uno dei casi che sta attirando l’attenzione riguarda la campagna “Love fiercely,” lanciata da Chiara Ferragni a supporto di Cig Arcigay Milano nel febbraio 2022. In quell’occasione, Ferragni donò 50.000 euro all’associazione arcobaleno, seguiti da ulteriori 10.000 euro nell’ottobre dello stesso anno. L’obiettivo della campagna era diffondere un messaggio di accettazione nei confronti delle persone Lgbtq+ e non aveva finalità commerciali.

I Ciondoli Arcobaleno

Tuttavia, in concomitanza con questa iniziativa benefica, Chiara Ferragni creò una linea di ciondoli arcobaleno a forma di cuore con la scritta “True Love.” In uno dei post di lancio dell’iniziativa si leggeva: “Acquistando uno dei pezzi della collezione contribuirai, insieme a Ferragni, a sostenere il progetto Scuola di Cig Arcigay Milano…”. Repubblica ha sollevato dubbi sulla trasparenza delle donazioni, in quanto non è stato reso noto il totale dei ricavi ottenuti dalle vendite dei ciondoli.

La Credibilità di Chiara Ferragni

Questi nuovi dubbi mettono in discussione la credibilità di Chiara Ferragni, soprattutto alla luce della promessa fatta dalla stessa influencer di separare le attività di beneficenza da quelle commerciali, dopo il caso del pandoro benefico. La chiarezza nelle operazioni e la trasparenza sono essenziali per mantenere la fiducia del pubblico e la reputazione in queste iniziative.

In conclusione, la gestione delle iniziative benefiche e commerciali di Chiara Ferragni è al centro di attenzione, con la necessità di garantire la massima trasparenza per evitare ulteriori dubbi e perplessità.



Add comment