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Nuovi nanorobot rivoluzionano il trattamento degli aneurismi cerebrali: riparano le arterie senza chirurgia



Un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo ha sviluppato nanorobot microscopici in grado di navigare nel flusso sanguigno per trattare aneurismi cerebrali, offrendo una soluzione potenzialmente rivoluzionaria a questa patologia ad alto rischio.



In uno studio pionieristico condotto su modelli animali, gli scienziati hanno utilizzato campi magnetici per guidare questi dispositivi – ciascuno più piccolo di un globulo rosso – direttamente sulla sede dell’aneurisma nei conigli. Una volta raggiunta la zona critica, una sorgente termica controllata ha attivato il rilascio mirato di un farmaco coagulante, sigillando efficacemente la parete vascolare danneggiata.

Si tratta di una svolta significativa rispetto alle tecniche tradizionali (come stent o spirali metalliche), che presentano rischi di guarigione incompleta e complicazioni a lungo termine. L’efficacia dimostrata dai nanorobot nel formare coaguli stabili, senza danneggiare i tessuti circostanti, indica una via promettente per terapie più sicure e precise.

Le prossime fasi della ricerca prevedono:

  1. Test su animali di taglia maggiore per verificarne la scalabilità

  2. Ottimizzazione dei sistemi di controllo per raggiungere aree cerebrali profonde

  3. Validazione degli effetti a medio-lungo termine

Questo approccio innovativo, se confermato da ulteriori studi, potrebbe ridefinire gli standard terapeutici, rendendo gli interventi sugli aneurismi cerebrali più rapidi, meno invasivi e clinicamente superiori alle metodiche attuali.



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