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“Entro il 2030 tutto deserto” – Bonelli si cala nei panni di Otelma e lancia la perla del giorno



Durante il congresso regionale dei Verdi a Palermo, il deputato Angelo Bonelli ha lanciato un allarme significativo riguardo alla situazione climatica della Sicilia, affermando che entro il 2030 il 70% del territorio potrebbe trasformarsi in deserto. Questa affermazione è stata fatta in un contesto in cui Bonelli, portavoce nazionale di Europa Verde, ha sottolineato l’urgenza di affrontare il fenomeno della desertificazione che sta colpendo la regione.



Bonelli ha dichiarato: “Il processo di desertificazione in Sicilia è così avanzato che, nel 2030, i due terzi saranno a rischio desertificazione: ogni anno 117 chilometri quadrati si tramutano in deserto”. Secondo il deputato, questa situazione avrà effetti devastanti non solo sull’agricoltura, ma anche sull’ecosistema locale. Ha inoltre evidenziato la scarsità d’acqua, affermando che “l’acqua è più preziosa dell’oro”, e ha lamentato che nel 2025 centinaia di comuni non avranno accesso all’acqua potabile e ai servizi di depurazione a causa di una cattiva gestione.

Criticando l’attuale amministrazione, Bonelli ha puntato il dito contro il governo guidato da Giorgia Meloni, sostenendo che stia ignorando l’emergenza climatica. “La destra continua a nascondere l’emergenza climatica non parlandone, e quando lo fa, è solo per diffondere menzogne, come fa il governo Meloni”, ha affermato. Secondo il portavoce, i danni economici all’agricoltura in Sicilia nell’estate del 2024 hanno superato i 2 miliardi di euro, una cifra che evidenzia l’impatto diretto della crisi climatica sulla regione.

Bonelli ha anche criticato le priorità del governo, affermando che la concentrazione sulle grandi opere, come il ponte che costerà oltre 14 miliardi di euro, distoglie l’attenzione da questioni cruciali come la gestione dell’acqua e la prevenzione della desertificazione. Ha sottolineato che “la mala amministrazione non vuole affrontare questa priorità”.

Inoltre, Bonelli ha messo in evidenza come le politiche del governo favoriscano gli interessi delle lobby inquinanti. “Giorgia Meloni non si occupa di crisi climatica perché deve continuare a tutelare i profitti di inquinatori e lobby del gas, che solo in Italia negli ultimi due anni hanno conseguito profitti per 70 miliardi di euro grazie al caro bollette”, ha affermato, evidenziando la necessità di un cambiamento radicale nelle politiche ambientali.

La situazione climatica della Sicilia è un tema di crescente preoccupazione, non solo per gli effetti diretti sulla popolazione e sull’economia locale, ma anche per le implicazioni più ampie a livello nazionale e internazionale. Gli esperti avvertono che la desertificazione potrebbe portare a una crisi alimentare e a migrazioni forzate, con conseguenze sociali e politiche significative.

Il congresso dei Verdi a Palermo ha visto la partecipazione anche dell’eurodeputato Leoluca Orlando, eletto nel gruppo Green al Parlamento europeo, il quale ha condiviso le preoccupazioni espresse da Bonelli. L’evento ha rappresentato un’importante occasione per discutere le strategie e le politiche necessarie per affrontare le sfide ambientali che la Sicilia e l’Italia devono affrontare.

La questione della desertificazione è complessa e richiede un approccio integrato che coinvolga tutti i livelli di governo e la società civile. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica e l’educazione sulle questioni ambientali sono fondamentali per promuovere un cambiamento significativo e duraturo.



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