Una tragica scoperta ha sconvolto la tranquillità di Ancona nella mattinata di sabato 12 luglio. Una donna di circa settant’anni, che lavorava come badante, è stata rinvenuta priva di vita all’interno della vasca da bagno di un appartamento situato in via Bezzecca, nel quartiere Santo Stefano. Sul luogo della tragedia sono intervenuti prontamente i soccorritori della Croce Gialla, accompagnati dall’auto medica del 118, dalla polizia locale e dalla polizia di Stato.
Secondo le prime informazioni disponibili, la donna prestava assistenza a un’anziana residente nell’appartamento. Sarebbe stata proprio quest’ultima ad aprire la porta ai soccorritori, i quali hanno trovato il corpo della badante nella vasca da bagno. Nonostante i tentativi di soccorso, per la donna non c’è stato nulla da fare: il decesso era già avvenuto.
Le autorità stanno ora cercando di ricostruire quanto accaduto. Al momento, l’ipotesi più plausibile sembra essere quella di una morte accidentale o naturale. Secondo le prime ricostruzioni, la donna potrebbe aver avuto un malore improvviso oppure potrebbe essere scivolata, battendo la testa nella caduta. Il corpo è stato trovato immerso in acqua e sangue, un dettaglio che potrebbe fornire ulteriori elementi utili agli accertamenti.
La polizia scientifica ha effettuato i rilievi sul posto per raccogliere ogni possibile indizio che possa chiarire le dinamiche dell’accaduto. Nel frattempo, il corpo della donna è stato trasferito presso l’obitorio, dove verrà sottoposto a esami medico-legali. Questi accertamenti saranno fondamentali per stabilire con certezza le cause della morte.
Al momento non sono emersi dettagli che facciano pensare a un coinvolgimento di terzi o a circostanze sospette. Tuttavia, gli investigatori non escludono nessuna pista e stanno procedendo con cautela per verificare ogni possibile scenario. La presenza di sangue nella vasca da bagno potrebbe essere compatibile con una caduta accidentale, ma solo gli esiti dell’autopsia potranno fornire risposte definitive.
La comunità locale è rimasta scossa dalla notizia, che ha rapidamente fatto il giro della città. La donna era conosciuta nel quartiere per il suo ruolo di assistente domiciliare e per il rapporto che aveva instaurato con l’anziana a cui prestava cura. La tragedia ha sollevato interrogativi anche sulle condizioni di lavoro delle persone impiegate come badanti, spesso impegnate in situazioni di grande responsabilità e stress.
Gli inquirenti stanno anche cercando di raccogliere testimonianze utili da parte dell’anziana presente in casa al momento del ritrovamento. La donna potrebbe fornire dettagli importanti per comprendere cosa sia accaduto nelle ore precedenti al decesso. Al momento non sono stati diffusi ulteriori dettagli sull’identità della vittima né sull’anziana assistita.
La vicenda rappresenta un nuovo caso che richiama l’attenzione sull’importanza del monitoraggio delle condizioni di salute delle persone che lavorano in ambito assistenziale. Le badanti, spesso sole nelle abitazioni dei loro assistiti, possono trovarsi in situazioni di emergenza senza possibilità di ricevere aiuto immediato.



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