​​


Sinner nel mirino del Telegraph alla vigilia della finale: “Una vergogna due ex dopati in campo”



Alla vigilia delle finali del prestigioso torneo di Wimbledon, il quotidiano britannico Daily Telegraph ha pubblicato un editoriale che ha suscitato grande scalpore. Il pezzo, dal tono particolarmente severo, si concentra su due protagonisti delle finali di quest’anno: Jannik Sinner, impegnato nella finale maschile contro Carlos Alcaraz, e Iga Swiatek, che sfiderà Amanda Anisimova per il titolo femminile. Entrambi i giocatori sono stati coinvolti in controversie legate al doping, tema che il giornale ha deciso di riportare in primo piano proprio in un momento cruciale per loro.



L’editoriale del Daily Telegraph si apre con una dichiarazione forte: “Ci saranno due elefanti nella stanza quando Iga Swiatek e Jannik Sinner scenderanno sul Centre Court per disputare le loro prime finali di Wimbledon in questo fine settimana”. Il quotidiano sottolinea che questa è la prima volta nella storia dei tornei del Grande Slam che due giocatori con precedenti di squalifica per doping competono contemporaneamente nelle finali. Secondo il giornale, la situazione è resa ancora più controversa dal fatto che entrambi fossero al vertice del ranking mondiale quando sono risultati positivi ai test antidoping.

La vicenda di Jannik Sinner risale allo scorso anno, quando il campione italiano è stato trovato positivo al Clostebol, una sostanza vietata. Dopo un iter giudiziario complesso, il numero uno al mondo ha ricevuto una squalifica di tre mesi, durata fino alla fine della stagione. Tuttavia, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), dopo aver inizialmente contestato l’assoluzione dell’ITIA (International Tennis Integrity Agency), ha riconosciuto che si trattava di un caso “ad anni luce di distanza dal doping”. Il giovane altoatesino ha pagato per responsabilità oggettiva, legata a una leggerezza del suo team, ma nonostante ciò, la questione continua a essere oggetto di discussione.

Il quotidiano britannico non risparmia critiche nemmeno a Iga Swiatek, anche lei coinvolta in un caso di positività ai test antidoping. L’articolo evidenzia come entrambi i giocatori abbiano ricevuto sanzioni relativamente brevi – tre mesi per Sinner e un mese per Swiatek – e come abbiano potuto scontare le rispettive sospensioni senza perdere eventi importanti del Grande Slam. Questo trattamento viene definito dal Daily Telegraph come un “privilegio” rispetto a quanto accaduto ad altri atleti in passato.

Un altro punto sollevato dal quotidiano riguarda la gestione della comunicazione sui casi di doping. Secondo l’articolo, le informazioni relative alle squalifiche di Sinner e Swiatek non sarebbero state immediatamente rese pubbliche, contribuendo a creare malcontento tra i loro rivali e nel mondo del tennis. “Per alcuni dei loro rivali, sono fortunati a essere a Wimbledon dopo aver evitato lunghe esclusioni dal gioco per la scoperta di sostanze vietate nei loro organismi”, si legge nel pezzo.

Nonostante le polemiche sollevate dal Daily Telegraph, è importante sottolineare che nel caso di Jannik Sinner i regolamenti sono stati applicati correttamente. Il campione italiano ha affrontato il processo previsto dalle autorità competenti e ha sempre collaborato per chiarire la situazione. La stessa WADA ha riconosciuto che il caso non rappresentava un episodio di doping intenzionale, ma piuttosto un errore legato alla gestione del team del giocatore.

Domenica, Jannik Sinner affronterà Carlos Alcaraz nella sua prima finale di Wimbledon in carriera. Nonostante le polemiche e le critiche ricevute, il giovane talento italiano ha dimostrato una grande forza mentale e una straordinaria capacità di concentrazione sul campo. Lo stesso vale per Iga Swiatek, che si prepara a sfidare Amanda Anisimova nella finale femminile.

Le dichiarazioni del Daily Telegraph hanno diviso l’opinione pubblica. Da un lato c’è chi ritiene che sia giusto sollevare dubbi sulla partecipazione di giocatori con precedenti legati al doping in eventi così prestigiosi; dall’altro c’è chi considera queste critiche ingiuste e fuori luogo, soprattutto alla luce delle decisioni prese dalle autorità competenti.



Add comment