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Imbarazzo per Meloni: trovata droga nella casa del rampante politico di Fratelli d’Italia. Era ad uso e consumo della sua convivente e portavoce



Estratto dell’articolo di Salvo Palazzolo per www.repubblica.it



Un episodio imbarazzante ha coinvolto Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea regionale siciliana e membro di Fratelli d’Italia, dopo che è stata trovata della droga nel suo appartamento a Palermo. La sostanza stupefacente, di tipo hashish, è stata rinvenuta all’interno di un trolley appartenente alla sua portavoce, Sabrina De Capitani. I due condividono lo stesso appartamento nella capitale siciliana, un dettaglio che ha sollevato interrogativi e preoccupazioni all’interno del partito.

L’operazione delle forze dell’ordine è iniziata due anni fa, quando i finanzieri hanno notato che De Capitani riceveva visite frequenti da un organizzatore di eventi, Davide Sottile. Gli investigatori hanno redatto una nota per i pubblici ministeri, evidenziando che Sottile si occupava di procurare sostanze stupefacenti per De Capitani e per l’artista Omar Hassan, spesso recapitandole presso l’abitazione che la portavoce condivideva con Galvagno.

Nel gennaio scorso, durante una perquisizione nell’appartamento di De Capitani, i militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo hanno trovato una “modica quantità” di hashish. La sostanza è stata sequestrata e De Capitani è stata segnalata alla prefettura di Palermo, come previsto per gli assuntori di droghe. Sebbene non ci siano rilevanze penali, la situazione rappresenta un notevole imbarazzo per Fratelli d’Italia, un partito che si è sempre schierato pubblicamente contro l’uso di droghe.

Questa non è la prima volta che il nome di Galvagno è associato a questioni legate alla droga. Due anni fa, il suo capo della segreteria tecnica, Giancarlo Migliorisi, fu sorpreso ad acquistare tre grammi di cocaina da uno chef. In quella circostanza, Galvagno si era sottoposto a un test antidroga, dichiarando: “Bisogna sensibilizzare l’opinione pubblica a non usare alcun tipo di sostanza stupefacente.”

Ora, la scoperta dell’hashish a casa del presidente dell’ARS, sebbene utilizzato esclusivamente dalla sua portavoce, potrebbe creare problemi significativi per Galvagno, che sta affrontando pressioni anche da parte di alcuni membri del suo partito per dimettersi. Nel frattempo, ha deciso di rinunciare all’auto blu, che secondo le indagini sarebbe stata utilizzata in modo improprio per accompagnare amici e familiari in giro per la Sicilia.

La vicenda dell’hashish di Sabrina De Capitani potrebbe complicarsi ulteriormente a causa del coinvolgimento di Davide Sottile, descritto dai finanzieri come “amico stretto di Galvagno“. De Capitani ha riferito a un altro organizzatore di eventi, Alessandro Alessi, che Galvagno le aveva suggerito di contattare Sottile per la gestione di hostess e catering.

Le intercettazioni hanno rivelato conversazioni in cui De Capitani ammetteva di aver fatto uso di sostanze stupefacenti. In una di queste, ha dichiarato: “L’altro giorno ehm… ero fuori come un balcone perché mi sono fatta pure una canna.” I finanzieri hanno documentato che De Capitani si procurava la droga tramite Sottile, il quale a sua volta si rivolgeva a un soggetto noto come “Angelo”, un barman che avrebbe avuto una clientela molto ampia.

Questa situazione ha messo in luce non solo le dinamiche interne tra i membri di Fratelli d’Italia, ma anche il contrasto tra le dichiarazioni pubbliche e le azioni private di alcuni dei suoi rappresentanti. La scoperta della droga nell’appartamento di Galvagno e il coinvolgimento della sua portavoce potrebbero avere ripercussioni significative sulle future scelte politiche e sull’immagine del partito.



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