La morte di Ida Pradotto, un’anziana di 88 anni, ha suscitato grande mistero e preoccupazione a Nole Canavese, dove è stata trovata senza vita nella sua abitazione. La donna giaceva rannicchiata sul pavimento della camera da letto, e le circostanze della sua morte hanno portato gli investigatori a considerare la possibilità che l’anziana possa aver avuto un infarto dopo aver sorpreso dei ladri all’interno della sua casa. I primi esami esterni condotti dal medico legale dell’Asl To4 non hanno rivelato segni di violenza, ma l’incertezza continua a regnare, spingendo le forze dell’ordine a indagare a fondo per chiarire le ultime ore di vita di Ida.
Il dramma è emerso intorno alle 19, quando la cugina della vittima, Anna Maria, ha lanciato l’allerta. La donna era tornata a casa dopo la messa, una breve passeggiata di poco più di dieci minuti, insieme al badante. Già all’ingresso, ha notato che qualcosa non andava: le porte erano spalancate, l’appartamento era in disordine e Ida era a terra, priva di vita. Il badante ha immediatamente contattato il 112 e il 118. In pochi minuti, sul posto sono giunte le pattuglie del nucleo radiomobile e della stazione di Mathi, insieme ai sanitari, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
Le indagini degli inquirenti si concentrano ora sulla possibilità che i ladri conoscessero le abitudini di Ida e della sua cugina, suggerendo l’ipotesi di un complice che li avesse informati. Nonostante il sabato sera fosse un momento in cui Ida accompagnava regolarmente la cugina a messa, ieri aveva scelto di rimanere a casa e riposare. Questa decisione potrebbe averla messa in una situazione di vulnerabilità, che ha portato alla tragedia.
Nella villetta di Ida, situata lungo la provinciale, sono intervenuti anche gli specialisti del nucleo operativo e della sezione scientifica, intenti a raccogliere impronte e altre tracce utili per l’indagine. La zona è dotata di una rete di videosorveglianza avanzata, e i militari, insieme alla polizia locale di Nole, hanno iniziato a esaminare i filmati registrati dalle telecamere. Su richiesta della Procura di Ivrea, sono state acquisite anche le immagini da diversi impianti privati, nella speranza che possano fornire indizi utili per ricostruire quanto accaduto.
La morte di Ida Pradotto solleva interrogativi non solo sulle circostanze del suo decesso, ma anche sulla sicurezza degli anziani nelle loro abitazioni. La comunità di Nole Canavese è scossa dall’accaduto e si interroga su come migliorare la protezione delle persone più vulnerabili. Le indagini sono ancora in fase preliminare, e solo i prossimi giorni potranno chiarire se il decesso sia stato causato da un malore o se invece sia direttamente legato a un incontro inaspettato con i ladri.



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