Un addio carico di emozione e simbolismo, arrivato nel momento più alto del tennis italiano. Marco Fiocchetti, storica voce delle telecronache Rai, ha scelto di concludere la sua lunga carriera proprio commentando il trionfo di Jannik Sinner alle ATP Finals. Un commiato in diretta che ha commosso telespettatori e colleghi, diventando virale sui social attraverso clip e condivisioni che hanno raccolto migliaia di messaggi di affetto.
Il giornalista, con voce rotta dall’emozione, ha voluto salutare il pubblico e l’azienda con parole sincere: «Prima di salutarvi e dare la linea allo studio, è arrivato il momento di salutare la Rai», ha detto. Poi ha aggiunto: «Per quasi sopraggiunti limiti d’età, questa è stata la mia ultima telecronaca», chiudendo così un percorso professionale lungo e intenso, iniziato quando era ancora molto giovane.
Uno dei passaggi più toccanti del suo intervento è stato il ricordo delle radici familiari: «La Rai, l’azienda dove sono praticamente nato e cresciuto, ci lavorava mio padre». Una frase che ha rivelato il legame profondo tra Fiocchetti e l’emittente pubblica, trasformando un addio professionale in un momento di autentica appartenenza. Poi, con un sorriso e gli occhi lucidi, ha concluso: «Prima che mi commuovo, grazie Rai! Buonanotte e buona fortuna».
Il commiato di Marco Fiocchetti arriva in una fase di grande attenzione per il tennis italiano e per lo stesso cronista, divenuto negli ultimi anni la principale voce delle partite di Jannik Sinner insieme ad Adriano Panatta. Una coppia televisiva molto seguita, capace di creare un equilibrio tra l’entusiasmo contagioso del giornalista e la calma analitica dell’ex campione.
Non sono però mancate le polemiche: alcuni osservatori hanno spesso criticato Fiocchetti per un tono giudicato “troppo tifoso” nei confronti del campione altoatesino. Lui stesso, con autoironia, ha affrontato la questione durante l’ultima telecronaca: «Fammi stare equilibrato, che poi dicono che sono di parte», ha scherzato rivolgendosi a Panatta.
Gli ultimi momenti con Panatta
Durante il match finale delle Finals, Fiocchetti ha alternato emozione e ironia, mostrando ancora una volta il suo stile diretto e passionale. In un passaggio diventato virale, ha chiesto preoccupato: «Ma ce la fa?» riferendosi a Sinner. Panatta, con la consueta calma, ha risposto: «Ha fatto 7-6 e ora è 6-5, io direi di stare tranquilli». Una battuta che ha sintetizzato perfettamente la loro intesa, tra il fervore del cronista e la lucidità del campione.
Un addio nel segno del tennis italiano
Con questo saluto, Marco Fiocchetti chiude una carriera che ha attraversato decenni di sport, raccontando alcune delle pagine più emozionanti del tennis e non solo. Lascia la Rai nel momento in cui il tennis italiano vive una delle sue stagioni più straordinarie, e lo fa con un’immagine che rimarrà impressa nella memoria del pubblico: quella di una voce che, tra passione e commozione, ha accompagnato milioni di spettatori.
“Grazie Rai, buonanotte e buona fortuna” non è solo un saluto, ma la chiusura di un capitolo di storia del giornalismo sportivo italiano.



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