Una grave situazione di maltrattamenti domestici è emersa a Lecce, dove una bambina di 9 anni è stata allontanata d’urgenza dalla casa della madre e collocata in una comunità per minori. La decisione è scaturita da alcune testimonianze inquietanti rilasciate dalla piccola, che ha accusato la madre di aver perpetrato violenze nei suoi confronti per mesi. In particolare, la minore ha raccontato: “Mamma mi mette l’asciugamano in bocca quando piango”, una frase che ha spinto i familiari a denunciare la situazione.
Il racconto della bambina è stato raccolto da una zia paterna, la quale, in accordo con il padre della minore che vive all’estero, ha deciso di contattare un centro antiviolenza locale per presentare una denuncia contro la madre, una donna di 40 anni. Secondo quanto riportato dal Corriere Salentino, la madre avrebbe sistematicamente maltrattato la figlia, adottando comportamenti estremamente gravi.
La piccola ha descritto come fosse stata picchiata per motivi futili e, soprattutto, ha rivelato di essere stata zittita con un asciugamano ogni volta che esprimeva la sua tristezza. “Spesso la mamma si arrabbiava e iniziava a gridare contro di me e ad alzarmi le mani”, ha dichiarato la bambina, aggiungendo: “Mi metteva in bocca un asciugamano per non sentirmi piangere e, ogni volta, rischiavo di soffocare”.
Le testimonianze della minore sono state ritenute credibili dal giudice per i minori di Lecce, che ha disposto immediatamente l’allontanamento della bambina dalla madre. Nei giorni seguenti, la minore ha confermato le sue dichiarazioni durante un incidente probatorio, presentando anche fotografie scattate con il cellulare che documentano le presunte violenze subite.
La madre, ora accusata di maltrattamenti in famiglia aggravati, ha però scelto di difendersi, minimizzando le accuse e descrivendo la situazione come un semplice conflitto tra madre e figlia. Ha ammesso di aver sgridato la bambina e, in alcune occasioni, di aver alzato le mani, ma ha giustificato tali comportamenti come reazioni a un’esasperazione causata dal comportamento della piccola. “Ero esasperata dal cambiamento di mia figlia che voleva stare con la zia perché la assecondava su tutto. E io sono diventata severa”, ha spiegato la donna, insinuando che la denuncia fosse frutto di una manipolazione orchestrata dal padre e dalla zia della minore contro di lei.



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