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Sceneggiata di Fico sulla barca in panne: si filma da vittima e se la prende con Fratelli d’Italia



Da caso di gossip politico a strumento di comunicazione: il gozzo di Roberto Fico è diventato il simbolo di una strategia difensiva trasformata in propaganda. Negli ultimi giorni, infatti, il dibattito nel centrosinistra campano si è concentrato proprio sull’imbarcazione dell’ex presidente della Camera dei Deputati, protagonista di un video che ha rapidamente fatto il giro dei social.



Le immagini pubblicate su Facebook mostrano Fico in piedi sulla passerella della barca, ormeggiata a Procida, mentre parla a un piccolo gruppo di sostenitori. Con tono deciso, l’ex presidente interviene sulle polemiche che lo hanno travolto: “Siamo una rete e non ci fermano con le schifezze che vogliono far passare su di me e su tutti noi, perché offendono non solo me ma tutte le persone con cui facciamo un lavoro serio e onesto”, dichiara davanti a chi lo ascolta.

Una mossa studiata, quasi una performance in chiave politica, con l’obiettivo di ribaltare la narrativa mediatica e utilizzare l’oggetto delle critiche – la barca – come palcoscenico simbolico. Il video è accompagnato da un lungo post in cui Fico denuncia la presunta ossessione della destra nei suoi confronti: “Altro che crisi internazionali, legge di bilancio, sicurezza o sanità. Ogni giorno c’è un parlamentare di Fratelli d’Italia che scrive del mio gozzo. Noi rispondiamo con proposte, idee, programmi per la nostra Campania. Anche oggi. Non guardiamo alle offese ma al futuro. Così, dalla splendida Procida, sul gozzo di cui parla ossessivamente il partito della presidente del Consiglio da una settimana a questa parte”.

Un testo che, più che placare la polemica, l’ha ulteriormente alimentata. La scelta di insistere sul tema, trasformando l’imbarcazione in simbolo di resistenza morale, ha diviso anche gli ambienti vicini al centrosinistra. Da un lato, chi apprezza il tentativo di Fico di reagire con ironia e trasparenza; dall’altro, chi giudica l’iniziativa un autogol comunicativo, che finisce per spostare l’attenzione dalle questioni concrete al piano personale.

Le critiche più dure arrivano dagli avversari politici, che accusano Fico di “teatralizzare” una vicenda marginale in un momento in cui la campagna elettorale campana dovrebbe concentrarsi su temi centrali come economia, occupazione e sanità. La vicenda del gozzo – una barca dotata di quattro posti letto, solarium e area relax – è diventata infatti un argomento ricorrente per gli esponenti di Fratelli d’Italia, che ironizzano sulla presunta incoerenza tra lo stile di vita dell’ex presidente e i valori di sobrietà spesso rivendicati dal Movimento 5 Stelle.

L’obiettivo di Fico, tuttavia, sembra essere quello di ribaltare il tono dello scontro e riportarlo sul terreno politico. Nel video, il candidato giallorosso rivendica infatti il lavoro svolto sul territorio e promette di non lasciarsi distrarre dalle polemiche personali. La mossa, in ogni caso, conferma la volontà di mantenere il controllo della narrazione, anche a costo di riaccendere il clamore attorno a una vicenda che molti consideravano ormai chiusa.

Sullo sfondo resta un interrogativo più ampio: fino a che punto la spettacolarizzazione della politica – tra dirette social, slogan e gesti simbolici – riesce davvero a incidere sul consenso? In questo senso, il “caso gozzo” si inserisce in una tendenza ormai consolidata, in cui ogni elemento della vita privata dei leader viene trasformato in occasione di confronto pubblico, tra indignazione, ironia e strategia comunicativa.

Per ora, l’unica certezza è che l’imbarcazione di Roberto Fico, da oggetto di polemica, si è trasformata in metafora della sua campagna elettorale: un tentativo di navigare tra critiche, propaganda e ricerca di autenticità, in un mare politico sempre più agitato.



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