Un bambino di otto mesi è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale Giannuzzi di Manduria in condizioni disperate. Era coperto di ustioni su quasi tutto il corpo, il 90% — roba da togliere il fiato solo a pensarci. Tutto per colpa di acqua bollente. I medici non hanno perso tempo: lo hanno intubato e trasferito d’urgenza al Policlinico di Bari, dove ci sono specialisti abituati a gestire situazioni così gravi. Lì, almeno, c’era una speranza. In ospedale a Manduria, invece, non c’erano posti per casi del genere.
Stando alle prime informazioni, l’incidente è successo in casa. Il piccolo era seduto sul seggiolone, a portata di mano di un bollitore appoggiato sul tavolo — probabilmente serviva per scaldare il latte. Sembra che si sia sporto, il tappo del bollitore si è aperto all’improvviso e l’acqua bollente gli è finita addosso. Un attimo tragico, perché il bimbo ha anche rischiato di cadere dal seggiolone. Tutto questo è successo mentre la mamma era in bagno per pochi minuti. Non si sa ancora se in casa ci fosse qualcun altro.
Le autorità stanno indagando per capire esattamente cosa sia successo e se ci siano responsabilità precise. Gli inquirenti ascolteranno la madre, controlleranno ogni dettaglio, e vogliono essere sicuri che non ci siano state negligenze.
Il trasferimento al Policlinico di Bari è stato immediato. Il bambino è in condizioni critiche, ma per ora non rischia la vita. L’ospedale ha già attivato il protocollo per le grandi ustioni pediatriche: l’obiettivo è stabilizzarlo e dargli tutte le cure possibili.



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