​​


James Ransone è morto a 46 anni: l’attore di “The Wire” si sarebbe tolto la vita secondo la polizia



L’attore statunitense James Ransone, noto per la sua interpretazione del personaggio Ziggy Sobotka nella celebre serie televisiva The Wire, è morto all’età di 46 anni. Secondo quanto riportato dall’ufficio del medico legale della contea di Los Angeles, l’attore si è suicidato. La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di tristezza e shock nel mondo dello spettacolo e tra i suoi fan.



Ransone, originario di Maryland, ha costruito una carriera caratterizzata da ruoli intensi e complessi, spesso interpretando personaggi con un passato difficile e tormentato. La sua performance in The Wire, una delle serie poliziesche più acclamate della storia della televisione, gli ha conferito una notevole visibilità e ha contribuito a consolidare la sua reputazione come attore di talento. Nella serie, il suo personaggio, Ziggy, era uno spacciatore di droga che lottava per trovare la sua identità in un ambiente ostile e degradato.

Oltre al suo ruolo in The Wire, Ransone ha recitato in vari film di successo, tra cui il film horror “It – Capitolo due”, dove ha interpretato un personaggio che affronta le proprie paure più profonde. Il suo lavoro nel genere horror è stato particolarmente apprezzato, e il suo coinvolgimento in “Black Phone” ha ulteriormente messo in evidenza le sue capacità attoriali. In questi film, Ransone ha saputo trasmettere una gamma di emozioni, rendendo i suoi personaggi memorabili e coinvolgenti.



Add comment