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Io sono passata dall’essere estremamente giudicante verso le persone grasse al diventarlo io stessa, e questa cosa mi provoca una vergogna enorme



Per gran parte della mia vita sono stata molto grassofobica. Essere magra o comunque nella media non mi richiedeva particolari sforzi: non dovevo stare attenta a ciò che mangiavo e il mio peso restava stabile senza problemi. Per questo motivo mi sentivo autorizzata a commentare apertamente il corpo e le abitudini alimentari degli altri. In particolare, mia sorella maggiore e mia madre sono sempre state piuttosto in carne, e io ho fatto su di loro parecchi commenti sarcastici. Non riuscivo davvero a capire perché non potessero semplicemente fare un po’ più di esercizio fisico o smettere di mangiare snack, visto che sapevano benissimo che effetto aveva tutto ciò sul loro corpo.



Poi, durante il periodo del Covid, ho iniziato ad aumentare di peso anch’io, per la prima volta in assoluto. Con il lockdown sono stata costretta a lavorare da casa e molte delle mie attività sociali — come ballare o andare in discoteca — sono state completamente azzerate. All’improvviso ho dovuto prestare molta più attenzione a quello che mangiavo e ho iniziato a mangiare di più, soprattutto per stress e noia.

Arrivando alla fine del 2025, peso oltre 300 libbre. Sono più pesante sia di mia sorella che di mia madre e questo mi imbarazza profondamente. Solo adesso mi rendo conto di quanto sia difficile, in realtà, mantenere il proprio peso o perderne anche solo una parte.

Mia nonna dice che me la sono cercata, perché mia sorella e mia madre erano grasse e quindi era inevitabile che succedesse anche a me. Io stessa ho la sensazione di aver ricevuto una sorta di karma: come se fossi stata punita per essere stata così crudele e giudicante sul peso degli altri.

Per rispondere ad alcune domande:

sono alta 1 e 56”, quindi sì, 136 Kg  sono decisamente tanti per la mia statura. Vado in terapia e la mia terapeuta pensa che io usi il cibo per regolare le emozioni; stiamo lavorando insieme per trovare meccanismi di coping alternativi.

Mi sono anche scusata con mia sorella. Lei continua a rinfacciarmi il mio comportamento passato — non mi fa piacere, ma so che ne ha tutto il diritto. Mia madre invece non ne parla quasi mai e considera la questione come qualcosa di ormai superato, anche se è chiaramente preoccupata per il mio peso.



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