Incidente metro a Milano: sette passeggeri feriti dopo forte frenata



Una decina di persone, tra cui alcuni bambini, sono rimaste contuse o ferite in modo lieve a causa di una brusca frenata di un convoglio della metropolitana della linea 1 – all’altezza della fermata Uruguay – a Milano. E’ accaduto intorno alle 8.



Il più grave è un 58enne trasportato in ospedale per una sospetta frattura alla gamba. Gli altri passeggeri lamentano mal di schiena o contusioni lievi. Sul posto sono intervenute sei ambulanze e due automediche. Si registrano disagi alla circolazione sulla tratta interessata dall’incidente.

Nei capoluoghi di provincia resta sostanzialmente invariata, nel triennio 2011-2013, l’estensione delle reti di autobus ovvero la modalità di gran lunga più diffusa di trasporto pubblico locale (Tpl) mentre la riduzione delle reti tranviarie (-12,2%) è compensata dalla crescita delle reti di filobus (+15,4%) e metropolitana (+22,4%).

Rispetto al 2011, si contano quasi 30 km in più di metropolitana, grazie all’entrata in esercizio del nuovo impianto di Brescia e agli ampliamenti delle reti di Milano, Roma e Genova.

Nei capoluoghi di provincia, i servizi di Tpl hanno prodotto complessivamente un’offerta di 4.482 posti-km per abitante, contro i 4.742 del 2011. La maggior parte dell’offerta proviene da autobus (63%) e metropolitana (27%). L’offerta è in calo in tre capoluoghi su quattro e, fra le grandi città, soprattutto a Milano, Torino e Napoli. La produzione di posti-km è diminuita per autobus (-7,4%), filobus e tram (-11,1%), ma è aumentata per la metropolitana (+10%).

Nelle città del Nord come in quelle del Centro, l’offerta complessiva è di circa 5.500 posti-km per abitante, più del doppio delle città del Mezzogiorno (2.178). In generale, domanda e offerta di Tpl presentano dinamiche divergenti fra Centro-Nord e Mezzogiorno, soprattutto nelle grandi città.

In tutta Italia, circa un quarto dei residenti di 14 anni e più utilizza autobus, filobus e tram. Gli utenti non occasionali sono circa 12 su 100. Nei centri delle aree metropolitane la quota di utenti sale a 69 su 100 (di cui 40 non occasionali). Usano il Tpl 30 persone su 100 al Centro, 26 al Nord e 17 nel Mezzogiorno.

Nel giudizio degli utenti, gli aspetti più critici del servizio sono il costo dei biglietti, la comodità delle fermate e la pulizia delle vetture; i più apprezzati, la velocità e la frequenza delle corse.

La soddisfazione per il servizio è più alta al Nord, mentre al Centro e ancor più nel Mezzogiorno prevalgono i giudizi negativi. Gli utenti sono meno soddisfatti anche nei centri delle aree metropolitane, proprio dove la domanda di Tpl è più forte e maggiore è l’esigenza di contenere l’impatto ambientale della mobilità privata.

Rispetto al 2011, la dotazione di aree pedonali (presenti in 106 capoluoghi) sale da 34,2 a 35,2 m2 ogni 100 abitanti, e aumenta del 6,4% la superficie delle Zone a traffico limitato (presenti in 102 capoluoghi).

Nei comuni capoluogo si contano in media, nel 2013, 55,2 stalli di sosta a pagamento su strada ogni mille autovetture circolanti (erano 51 nel 2011). Aumenta anche (da 17,8 a 19,4 stalli ogni mille auto), la capacità dei parcheggi di scambio.

I tassi di mortalità in incidente stradale sono più bassi che nel 2011 (da 5,7 a 4,8 morti per 100 mila abitanti nei capoluoghi di provincia, da 6,5 a 5,6 in tutta Italia). Scomponendo per categoria di veicolo, e considerando i soli conducenti e passeggeri, il tasso di mortalità è di 1,6 per le auto (Italia 2,5), 1,3 per i motocicli e 0,3 per le biciclette.

Tra i pedoni, gli incidenti stradali hanno causato, nel 2013, 1,2 morti e 68,9 feriti ogni 100 mila residenti nei comuni capoluogo. Sono valori più bassi rispetto al 2011 (1,3 morti e 73,1 feriti), ma restano molto superiori alle corrispondenti medie nazionali (0,9 morti e 35,3 feriti).

Con l’uscita di questo Focus e il rilascio dei dati sull’offerta di trasporto pubblico locale (Tpl) nei capoluoghi di provincia si completa la diffusione dei dati sulla mobilità urbana raccolti nel 2014 dall’indagine “Dati ambientali nelle città”. Allo scopo di fornire un quadro generale su questa tematica, il commento richiama brevemente anche dati già pubblicati (sulla domanda di mobilità e sulle politiche locali di settore) ed è stato integrato con dati raccolti da altre indagini Istat. Gli argomenti trattati sono, nell’ordine: l’offerta di Tpl, la domanda di mobilità urbana (nelle sue due componenti: pubblica e privata, con un approfondimento sull’utilizzazione del Tpl e la soddisfazione degli utenti, basato sui risultati dell’indagine “Aspetti della vita quotidiana”) e le politiche locali della mobilità (pianificazione, mobilità sostenibile, smart mobility). Un secondo approfondimento, basato sui risultati della “Rilevazione degli incidenti stradali con lesioni a persone”, è dedicato, infine, all’incidentalità stradale.



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