Pensioni notizie oggi: Quota 100 e finestre di uscita, come funziona?



Il governo sta lavorando speditamente per la prossima manovra ed entro le prossime settimane sono in arrivo tutta una serie di riforme che sono stati più volte annunciate direttamente dal vicepremier Salvini e Di Maio. Queste manovre hanno già trovato conferma in fase di approvazione di aggiornamento della nota al Def e si tratterebbe di misure che mirano al superamento della riforma Fornero. Tra queste citiamo sicuramente quota 100 e il reddito di cittadinanza, due fra le misure più importanti delle governo Conte ovvero del governo del cambiamento, che è nato come sappiamo da un sodalizio politico tra Lega e Movimento 5 Stelle. Quando partiranno effettivamente queste misure? Su quota 100 non sembrano esserci dubbio, ovvero inizialmente si ipotizzava che potesse partire direttamente dal primo gennaio 2019, ma poi è stato quasi confermato che bisognerà attendere il prossimo mese di aprile ovvero quando è stata fissata la prima finestra d’uscita.



Riguardo l’altra misura, ovvero il reddito di cittadinanza recentemente il capogruppo al Senato del MoVimento 5 Stelle, Stefano Patuanelli ha affermato che molto probabilmente in primavera sarebbe potuta partire la riforma Fornero, così come il reddito di cittadinanza. Ad ogni modo, una delle misure più attese del 2019 è quota 100, ovvero quella misura che da la possibilità di andare in pensione a tutti coloro che hanno compiuto 62 anni di età ed hanno 38 anni di contributi versati. Sì ipotizza che questa misura possa riguardare circa 400 mila cittadini e il costo si aggirerebbe intorno ai 7 miliardi, anche se in seguito alle minacce provenienti da Bruxelles il governo sta tentando in tutti i modi di ridurre i costi per evitare conseguenze.

Intanto nei giorni scorsi è emersa un’altra possibilità, oltre che novità, ovvero l’ipotesi del reinserimento delle finestre di uscita già valido prima ancora della riforma Fornero. Ma in cosa consisterebbe? In pratica il lavoratore maturerebbe il diritto alla pensione e al conseguimento dei requisiti, ma potrebbe accedervi effettivamente soltanto dopo un periodo di tempo ben definito.

Fino al 2011 sembra che l’ attesa fosse pari ad un anno per i lavoratori dipendenti ed un anno e mezzo per gli autonomi, mentre secondo quanto deciso dal governo Conte ad oggi la finestra sarebbe di 3 mesi e in questo modo il superamento della riforma Fornero si potrebbe avviare già dal prossimo mese di aprile 2019. Contemporaneamente il governo sembra stia lavorando al reddito di cittadinanza e ad un piano di detassazione sulle pensioni, cercando di incentivare anche i pensionati a trasferirsi in molte regioni del sud per aumentare l’economia di alcune regioni meridionali.



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