Iva omessa, come evitare le sanzioni penali



Il termine per il versamento dell’acconto IVA è da tenere ben presente anche per evitare le conseguenze penali connesse all’omesso versamento dell’imposta dovuta in base alla dichiarazione annuale.



Infatti, l’articolo 10-ter del decreto legislativo n. 74/2000 (“Nuova disciplina dei reati in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto”) dispone che è punito con la reclusione da sei mesi a due anni chiunque non versa, entro il termine per il versamento dell’acconto relativo al periodo d’imposta successivo, l’IVA dovuta in base alla dichiarazione annuale, per un ammontare superiore a 250.000 euro per ciascun periodo d’imposta.

Pertanto, per la consumazione del reato non è sufficiente un qualsiasi ritardo nel versamento rispetto alle scadenze previste, ma occorre che l’omissione del versamento dell’IVA dovuta in base alla dichiarazione si protragga fino al 27 dicembre dell’anno successivo al periodo di imposta di riferimento.

Ne consegue che il reato si perfeziona se il contribuente, ad esempio, non versa entro il 27 dicembre 2019 il debito IVA risultante dalla dichiarazione relativa all’anno 2018. In proposito, è il caso di ricordare che il DL n. 124/2019 (“collegato fiscale” alla legge di bilancio 2020), nel quadro di un generalizzato inasprimento delle pene previste per i delitti tributari, ha abbassato a 150.000 euro la soglia oltrepassata la quale si configura il reato.



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