Diletta Leotta risponde alle critiche di Paola Ferrari



Questo articolo in breve

Supera la prova della scalinata di Sanremo, Diletta Leotta. Il volto tivù ha sceso i famosi quindici gradini del teatro Ariston e, con il sorriso sulle labbra, ha dimostrato di essere all’altezza di affiancare Amadeus al Festival. Non solo. Dalla colonne di Nuovo ne approfitta per rispondere a chi, come la conduttrice sportiva Paola Ferrari, non la riteneva all’altezza del compito. «Ora non ho più niente da dimostrare», dice raggiante Diletta. Se sul lavoro la Leotta è appagata – dai campi da calcio e da Dazn è arrivata sulla Riviera ligure e su Raiuno -, nella vita privata è felice con il pugile Daniele Scardina, noto come “King Toretto”.



Della storia d’amore tra lei e il boxeur, il volto tivù ha raccontato: «È stato qualcosa di totalmente casuale e per la prima volta non ho dovuto essere razionale. Per natura io sono curiosa e affascinata da mondi diversi dal mio e da persone differenti: amo conoscere ed esplorare situazioni che non c’entrano con me».

Hai dimostrato quanto vali, al di là della bellezza…

«Sì, mi piace essere me stessa e lo sono stata sempre, anche a Sanremo. Spero solo di continuare a divertirmi come ho fatto finora».

Amadeus ti li» dato qualche consiglio?

«Tantissimi, soprattutto sul piano tattico, l a nostra idea era quella di divertirci tanto, anche nelle prove, e ci siamo riusciti. Abbiamo deciso di essere sempre liberi, abbiamo voluto improvvisale e lasciarci andare. Credo clic si sia acceso qualcosa di magico dentro di me, al di la delle luci del teatro Ariston. .»,

Che pensi delle critiche ricevute da altre col leghe, come Paola Ferrari?

«Non la conosco personalmente ma la invito a prendere un caffè. Se Paola mi conoscesse, probabilmente cambierebbe idea… Spero che questo Festival sia un inno alla solidarietà femminile».

A te non piace litigare…

«E vero. Non mi piace per niente litigare, altrimenti dovrei farlo con tantissima gente e per tantissime ore al giorno. Pensa che fatica…».

«Non si può certo piacere a tutti»

Ti sei chiesta perché vieni presa di mira così tanto?

«Non penso che si possa piacere a tutti. Credo che faccia & parte del gioco, quindi bisogna accettarlo…».

La tua bellezza fa discutere… «Non penso che la bellezza sia uno  svantaggio, anzi  credo che sia il contrario: ho bisogno solo di calibrare quel che viene detto, prendere le critiche positive e propositive e non farmi togliere energie da quelle banali».

Ti aspettavi maggiore solidarietà femminile?

«Mi auguro che nasca un contesto di maggiore solidarietà tra noi donne. Ho ascoltato con piacere all’Ariston la giornalista Rula Jebreal, una persona molto forte che mi ha dato una mano anche ad affrontare tutto questo caos che è il Festival di Sanremo. Ripeto: il mio auspicio è che ci possa essere più solidarietà tra noi signore, proprio come c’è tra gli uomini».

«A modo mio ho parlato di donne»

Che cosa ti piace della giornalista Rula Jebreal?

«La sua forza, il coraggio di dire cose importanti. Anch’io a modo mio ho deciso di parlare di donne. E stata una bella sorpresa, spero di aver dato un messaggio positivo…».

Che cosa pensi delle polemiche sulle donne di Amadeus al Festival? «E una questione superata. Non c’è più bisogno di commentare quello che è successo, guardiamo avanti…».



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