Elena Santarelli in diretta con Paolo Bonolis, il calvario del figlio: accuse scioccanti



Elena Santarelli in questi anni è stata molto presa da quello che stava succedendo alla sua famiglia per via del cancro che ha colpito il figlio Giacomo. Un periodo buio che è stato difficile affrontare per la showgirl e influencer, la quale ha vissuto con la costante paura di perdere il figlio con il male del secolo. Adesso ecco che arriva l’accusa per la Santarelli relativa ai vaccini e quello che avrebbero potuto provare al figlio maggiore.



Elena Santarelli, il calvario per il piccolo Giacomo

Come abbiamo avuto modo di spiegare all’inizio del nostro articolo, sono stati anni difficili per Elena Santarelli che ha dovuto lottare insieme al figlio Giacomo che ha messo in serio pericolo la vita del bambino.

Un genitore non è mai pronto all’idea di dover affrontare una malattia, cosa dire ai figli, gli amici conosciuti in corsia che a volta vanno via senza vincere quella battaglia infernale. E mentre Elena Santarelli guardava tutto, soffrendo in silenzio e mostrando la parte migliore di sé al suo piccolo guerriero. Un percorso fatto durante il calvario di Giacomo, e che Elena Santarelli ha voluto poi condividere in un libro pubblicato circa un anno fa, ma il tutto non finisce qui.

“Abbia preso il tumore perché vaccinato”

In occasione di una diretta realizzata da SDL TV, Paolo Bonolis ha intervistato Elena Santarelli e il dottore Roy De Vita per parlare al pubblico della politica dei No vax e dei punti vuoti che ci sono in questa.

Elena Santarelli ha raccontato un qualcosa che le è capitato di recente, proprio in merito alla malattia del figlio. In particolar modo, la Santarelli ha dichiarato: “Gira la voce che mio figlio ha preso il tumore perché l’ho vaccinato. Per farti capire quanto diventa assurdo il linguaggio delle persone nei confronti di un genitore che in questo momento sta affrontando una malattia”.

Roy De Vita contro i No vax?

Sono tante le motivazioni che hanno favorito la nascita dei No vax, come ad esempio la possibile speculazione che deriverebbe da grandi gruppi farmaceutici che riescono a ottenere ingenti guadagni dai vaccini. Quanto detto potrebbe essere anche vero, ma questo non giustifica in toto la loro politica e presa di posizione.

Non a caso, Roy De Vita durante il suo intervento ha dichiarato: “Perché facciamo firmare il consenso? Perché il paziente deve prendere coscienza del fatto che ci sono dei rischi rispetto a quello che si fa. Nessuna pratica medica e chirurgica è esente da rischi. Si è creato un rapporto di sfiducia assoluta tra medico e paziente. Se io ti faccio firmare quel foglio e tu per qualche motivo mi denunci, mi puoi anche dire che io non ti ho informato su niente di quello che accadeva, anche delle banalità. Con quel foglio firmato, sono responsabile di un atto medico, non mi sgrava dalla mia responsabilità, però non è pensabile fare qualsiasi pratica senza che ci sia il consenso”.



Lascia un commento