Flavio Insinna appello al pubblico de L’Eredità: “Non fatelo”



Il programma de L’Eredità ha continuato la sua messa in onda durante la fase dell’emergenza da Codiv-19 anche grazie alle vecchie puntate selezionate dalla Rai. Poco prima dell’inizio della puntata, Flavio Insinna, ha trovato il modo di condividere con il pubblico pochi minuti attraverso un video.



Flavio Insinna: L’Eredità nella fase 2 della pandemia

La produzione di casa Rai non ha ancora spiegato al pubblico casa possa avvenire nella fase 2 della pandemia e quali programmi potrebbero riprendere la normale messa in onda.

Flavio Insinna potrebbe tornare in studio a registrare L’Eredità con solo i concorrenti e senza pubblico, ma al momento sembra davvero troppo presto per avere la conferma di questo rumors e se davvero dopo il 4 maggio anche nel mondo della televisione si può parlare di una lenta ripartenza. Ma il tutto non finisce qui.

Flavio Insinna con il cuore in mano

Il conduttore de L’Eredità nel corso di queste settimane ha registrato alcuni video in casa, parlando della quarantena e di alcuni temi a lui molto cari.

Recentemente, il conduttore de L’Eredità ha deciso di condividere il suo personale pensiero e che va contro tutti coloro che stanno abbandonando i loro amici a quattro zampe, incuranti del percolo fuori le case anche adesso in piena emergenza Codiv-19: “Perché abbandonare gli animali? È vietato dalla legge, ma soprattutto è vietato dalla legge del cuore. Proteggiamo noi, proteggiamo gli animali. Non li abbandoniamo mai”.

“Le cose non devono tornare com’erano”

In occasione della messa in onda di una nuova puntata di Domenica In, ecco che Flavio Insinna ha raccontato a Mara Venier come sta trascorrendo la sua quarantena, sempre al fianco della sua famiglia che non lo abbandona mai, anche se adesso non possono essere vicini e liberi come un tempo.

Flavio Insinna, alla signora della domenica, raccontando il modo in cui sta trascorrendo la sua quarantena ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Mia mamma è da un’altra parte con mia sorella. Penso a loro tutti i giorni, penso a chi non ha avuto la possibilità di dare un ultimo saluto. Il mio pensiero fisso è al dolore che stanno vivendo le persone. Noi adulti dobbiamo guardare il dolore dritto negli occhi– spiega l’attore e conduttore de L’Eredità-. Siamo chiamati a un nuovo Rinascimento. Le cose non devono tornare com’erano: le cose devono essere migliori. Un Paese civile deve proteggere tutti, soprattutto le persone più fragili: anziani e disabili”.



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