Luigi Berlusconi e Federica Fumagalli si sono sposati a differenza del compagno di Silvia Toffanin sembra allergico al matrimonio



All’altare dopo nove anni d’amore. Tanti sorrisi, ma nessuno sfarzo. Luigi Berlusconi e Federica Fumagalli si dicono «Sì» con una cerimonia intima e blindata, dove mancava però l’ospite più atteso. Silvio Berlusconi, papà dello sposo, non era presente nella basilica milanese di Sant’Ambrogio, nel piccolo Oratorio di San Sigismondo.



L’ex premier, da poco dimesso dall’ospedale dove era ricoverato per il coronavirus, ha però recuperato presentandosi per un breve saluto al ricevimento organizzato a Macherio, nella residenza di Villa Belvedere. Una cena di famiglia, con una quarantina di persone, dove il politico è arrivato in compagnia della giovane fidanzata Marta Fascina, anche lei fresca di guarigione dal Covid-19.

A brindare con Luigi e con Federica – attiva nella comunicazione e nell’organizzazione di eventi – c’erano anche le sorelle dello sposo. Barbara ed Eleonora, la sorellastra Marina e la mamma di lui Veronica Lario. Mancavano invece Pier Silvio, secondogenito del capo di Forza Italia, e la sua compagna Silvia Toffanin: sarà perché lui è allergico alle nozze?
In ogni caso l’atmosfera della festa è rimasta lowprofile. Del resto il rampollo dei Berlusconi – che convive già da tempo con la Fumagalli nella casa milanese di via Rovani in cui alla fine degli anni

Ottanta abitava il padre – ha sempre vissuto la sua vita in modo tranquillo. Famoso è l’aneddoto raccontato da papà Silvio: una volta cercò il figlio ma venne rimbalzato dai domestici. «Dissero che era raccolto in preghiera», ha raccontato il leader forzista. «Richiamo e mi ridicono che sta ancora pregando.

E io sbotto: “Allora sta dicendo messa!”». Religioso, ma non moralista, Luigi è sì volontario nell’Ordi-ne di Malta, ma è anche gran frequentatore di discoteche milanesi e svizzere, soprattutto quelle di Sankt Moritz.

Laureato in Economia e finanza alla Bocconi, svezzato da banche e da uomini d’affari importanti, per qualcuno è lui il vero erede naturale del padre. Se Pier Silvio incarna il talento imprenditoriale del Cavaliere, il giovane Luigi potrebbe essere – un domani – il suo successore politico. 1 lineamenti del volto, molto simili a quelli del genitore, sono già un ottimo biglietto da visita. Per il resto si vedrà.



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