Lillo Petrolo e Coronavirus, il racconto dopo aver contratto il Covid



Lillo Petrolo è il suo nome, ma tutti lo conoscono per via della famosa coppia Lillo e Greg. Il comico ha voluto raccontare la sua brutta esperienza con il coronavirus. L’attore ha 58 anni, da moltissimo tempo fa parte del duo Lillo e Greg, poche settimane fa, con un post sui social ha voluto raccontare ai sui seguaci la brutta esperienza con il coronavirus.

Lillo Petrolo, vedo la luce in fondo al tunnel

Sin dall’inizio del suo contagio al Covid, Lillo aveva espresso la sua opinione in merito alla situazione che tutto il mondo sta vivendo, ed ha invitato cittadini, colleghi e conoscenti a non prendere sottogamba il Covid e a non commettere leggerezze. Nel suo caso, poi, aveva specificato come il virus lo stesse aggredendo già da diversi giorni e soltanto oggi, dopo oltre 10 giorni dalla notizia, l’attore ha detto di vedere la luce in fondo al tunnel. “Ho avuto un corpo a corpo con il Covid piuttosto violento…ma sembra che abbia vinto io“, scrive l’attore su Instagram.



Lillo Petrolo è conosciuto da molti per aver creato, insieme al collega Claudio Gregori, il duo comico Lillo e Greg. I due si sono conosciuti negli anni Ottanta, quando lavoravano entrambi in una casa editrice di Roma come autori di fumetti comici ed hanno scelto di gettarsi nel nuovo progetto dando prova di originalità e coraggio.

«Il coronavirus ha una forza devastante, ve lo posso garantire visto che lo sto vivendo in prima persona: è un’influenza moltiplicata per dieci».

Così l’attore Lillo Petrolo, meglio conosciuto con il soprannome di Lillo nel duo comico «Lillo&Greg», ha raccontato la vita affetto dal virus in collegamento video nel corso del Festival del cinema di Salerno, Linea d’Ombra. «Ho dolori fortissimi alle ossa e alle ginocchia».

«Il Covid è una malattia che dovrebbe durare una ventina di giorni», aggiungeva dalla propria abitazione Lillo, le cui condizioni si sono però aggravate con il passare delle ore. Tanto da richiedere l’immediato trasferimento in ospedale: «Conosco il motivo per cui sono ricoverato al Gemelli di Roma», scrive sui social postando un’immagine in stile fumetto, che lo ritrae al centro con la mascherina dell’ossigeno sul viso.

«Se lo conosco, significa che ho presente la leggerezza che ho compiuto», dice ancora Lillo, che aveva già rivelato di aver in testa l’episodio del contagio. «I luoghi pubblici che rispettano le regole non c’entrano», sottolinea difendendo pure i cinema in linea con le norme di sicurezza. «C’entra il fatto di rispettarle. Non dobbiamo abbassare la guardia, qui al Gemelli sono tornati a lavorare a ritmi forsennati».

Tanti i messaggi di supporto firmati da colleghi e fan. «È dura stare attenti h24 con un cecchino che ti segue di nascosto con il mirino, ma il virus c’è e mena forte. Ve lo assicuro», conclude Lillo, che la scorsa primavera ha esordito dietro la cinepresa insieme all’inseparabile Greg, aka Claudio Gregori, con il film «D.N.A. – Decisamente non adatti». In un anno difficile, il comico chiude con un messaggio di speranza.

«Non sarà per sempre. Viva la vita».



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