Morgan chi è? Età, carriera, suicidio del padre, moglie o compagna, figli e sfratto



Ci siamo tra poco meno di un’ora inizierà come ogni giorno il programma del condotto da Serena Bortone oggi un altro giorno, in studio ci saranno numerosi ospiti da intervistare come ogni lunedì quasi l’intero spazio è dedicato ad un concorrente di Ballando con le stelle. Oggi studio ci sarà l’eccentrico ed eclettico Marco Castoldi in arte Morgan. Cerchiamo di scoprire qualcosa in più sul cantante e sulla tua vita privata.



Morgan chi è

Il suo vero nome è Marco Castoldi in arte conosciuto semplicemente come Morgan. È nato il 23 dicembre 1972 a Milano ed è alto un circa 174 cm. Fino al 1987 ha vissuto a Muggiò in provincia di Monza insieme alla sua famiglia. Nel 1988 Purtroppo ho vissuto un tragico momento ovvero il suicidio del padre che è avvenuto esattamente l’ 11 ottobre. È stato per lui un fatto davvero traumatico che l’ha portato a scrivere molte volte riguardo proprio la perdita del genitore e delle difficoltà che la famiglia poi ha avuto anche a livello economico. Il padre si chiamava Mario Castoldi mentre la madre si chiama Lucia ed ha anche una sorella di nome Roberta.

Studi e carriera

Riguardo il suo percorso scolastico sappiamo che ha studiato al liceo classico Bartolomeo Zucchi di Monza ma pare che non sia riuscito a completare gli studi. Ha preferito Infatti conseguire un diploma professionale con indirizzo edilizio o compositivo artistico presso l’Istituto professionale statale per l’industria e l’artigianato G.Meroni di Lissone. All’età di 16 anni ha iniziato ad esibirsi con il piano bar. Da quel momento è partita sostanzialmente la sua carriera. Hai iniziato a studiare ed a suonare la chitarra all’età di 6 anni ma poi pare che abbia avuto delle difficoltà per il suo essere Mancino. Così decise di iniziare a suonare il piano e le sue prime composizioni risalgono sostanzialmente all’età di 9 anni e 10 anni.

Vita privata

Riguardo la sua vita privata sappiamo che questa è stata piuttosto turbolenta. Ha avuto una relazione durata 7 anni con Asia Argento ovvero la figlia del grande regista Dario Argento collaborando anche per diversi progetti lavorativi. Dalla loro relazione è nata una figlia di nome Anna Lou. Quest’ultima è venuto al mondo il 20 Giugno 2001. Poi ha avuto una relazione con Jessica Mazzoli ex concorrente del Grande Fratello 5 e dalla loro unione è nata poi una figlia di nome Lara il 28 dicembre 2012. È stato al centro di diverse polemiche e battaglie anche legali con entrambe le donne, le quali lo hanno sempre accusato di non essersi preso cura delle figlie e soprattutto da un punto di vista economico. Nel 2020 è stato sfrattato da casa sua e ed è diventato padre per la terza volta.

Intervista a Morgan su Fabrizio De Andre

Per lei chi è Fabrizio De Andre? «Per me è il più grande cantautore italiano. Ma non soltanto. Per quanto riguarda De André non si può parlare di musica leggera, visto il suo lavoro a livello di testo e di struttura canzone. Le canzoni di De André fanno parte del patrimonio artistico dell’umanità, così come lo sono quelle dei Beatles. Dobbiamo guardare alla sua musica come si fa con una scultura di Michelangelo».

Che cosa fa di De Andre il più grande? «Perché è elegante, sobrio, non ammiccante, è sincero, feroce, profondo. Dice quello che pensa. Cè sempre un ragionamento e partecipazione nelle sue canzoni. De André parla dell’essere al mondo più che dell’amore, parla all’umanità: è per questo che tutti v i si riconoscono».

Quello del teatro Toniolo sarà un concerto puro, una lezione o uno spettacolo? «Sarà una mia personalissima analisi delle canzoni di De André. Interpreterò dei brani, mi fermerò come si fermasse un nastro e dirò ciò che penso. In buona sostanza saranno i miei pensieri ad alta voce».

Nel 2005 ha reinciso per intero l’album « Non al denaro non all’amore né al cielo», è quello che preferisce della produzione dcandreia-na? «Amo i tre dischi del ’68, 71 e 73. “Tutti morimmo a stento”, “Non al denaro” e “Storia di un impiegato”. Adoro il De André molto orchestrale e sinfonico. “Tutti morimmo a stento” è stato oggetto di un mio lavoro, simile a quello fatto su “Non al denaro”, che uscirà prossimamente».

Che lavoro sarà? «Se per “Non al denaro” avevo fatto, in una certa maniera, un restauro del disco, questo nuora lavoro sull’opera di De André è compieta-mente diversa, ho reinventato gli arrangiamenti, Ilio personalizzarlo con tanta elettronica. Ho perfino fatto cantare Bocca di Rosa alla voce elettronica Siri visto che lavoro con i software vocali da tantissimi anni».

Esiste qualche cantautore che potesse essere considerato un «nuovo De André»? «Ci sono dei bravissimi autori, ma non si deve ragionare su di un “nuovo De André” perché un autore deve essere originale. A me oggi piace Bugo, Calcutta e alcuni autori indie come Willie Peyote e Achille Lauro, con il quale duetterò a Sanremo».

A Venezia, per l’omaggio a Bowie è salito sul palco con Andy, come è stato suonare di nuovo con lui? «Bellissimo. Probabilmente adesso prenderemo in mano la situazione dei Bluvertigo e chissà che non ne venga fuori qualcosa di buono a breve. Con i Bluvertigo vorrei fare un nuovo progetto». Prima o poi arriverà anche il seguito di «Da A ad A»? «Il seguito ce già, si chiamerà “Musica sentimentale” ed uscirà fra poco».



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