Massimiliano Ossini avete mai visto la moglie Laura Gabrielli ed il dramma della sua malattia?





Un programma che vanta anche un particolare record…

«Ho voluto fortemente che il nostro studio fosse ubicato in un punto preciso. È lo studio televisivo più alto al mondo, si trova, infatti, a 3462 metri di altitudine, presso la stazione di arrivo Punta Elbronner della cabinovia Skyway Monte Bianco».

«Riscoprite le vostre passioni»

Le istanze ecologiste negli ultimi anni sono alla base delle battaglie delle giovani generazioni. Tu, già da ragazzo, avevi attenzione ai temi legati all’ambiente? «Si, non ho mai sopportato gli sprechi e con gli scout ho imparato tanto.

Penso, per esempio, all’acqua che avevamo a disposizione durante le nostre escursioni e che andava intelligentemente razionata. Peraltro pochi capiscono che ne deriva anche un risparmio economico oltre che di risorse naturali da un atteggiamento virtuoso come questo: meno sprechi e meno paghi. Sono attento anche in casa: all’irrigazione del giardino, a non sprecare acqua quando mi lavo i denti o mi faccio la doccia, a non lasciare inutilmente le luci accese nelle stanze, a non avere il frigorifero strapieno di prodotti che poi scadono e vanno buttati. Un atteggiamento che ho insegnato anche ai miei figli, con l’esempio, oltre che a parole».

Che Natale hai trascorso?

«Un Natale di rinascita con la mia famiglia. Io che sono sempre in viaggio per lavoro, finalmente ho potuto goder-mi i miei’ affetti. E se lo scorso anno i miei figli erano dovuti stare lontani dai nonni, un grosso dolore per tutti, quest’anno grazie ai vaccini, sono potuti tornare a festeggiare assieme.

Questa situazione così difficile che speriamo di lasciarci presto alle spalle ci ha insegnato quanto fossero importanti quelle cose a cui non davamo importanza, penso al calore di un abbraccio».

Che augurio fai agli italiani per questo 2022 alle porte?

«Oltre alla salute, e ne abbiamo quanto mai bisogno, auguro a tutti di rintracciare dentro di sé una passione da rincorrere ogni giorno della propria vita. E il motore della vita, ciò che ci impedisce di stare fermi, anche mentalmente . Tornare a vivere i n modo attivo, però lento e calibro questo agli italiani».



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