Fiorello a Sanremo? Arriva l’indiscrezione con alcune curiosità



Anzi, si penalizzò Sanremo proprio per dire che non ci sarebbero state eccezioni alle severe regole anticovid che avevano bloccato il mondo dello spettacolo. L’Ariston venne considerato un teatro e non uno studio televisivo. E così Fiorello si trovò sul palco senza avere il calore di una risata o di un applauso che potessero sottolineare le sue battute, se non addirittura offrirgli nuovi spunti. E, nella conferenza stampa finale, diede l’addio a Sanremo augurando un teatro stracolmo di pubblico ai suoi successori.



Senza considerare che, per la Rai, i successori di Amadeus e Fiorello sarebbero stati Amadeus e Fiorello. Lo showman è stato pregato di tornare sui propri passi e, allora, ha dettato le condizioni: non sarà presente tutte e cinque le sere e ci sarà solo a patto che ci sia il pubblico in sala. Anche quest’anno, con la crescita dei contagi, infatti, non è sicuro che fra un mese ci possa essere la cornice delle grandi occasioni. Amadeus ha fatto capire, negli spot di lancio del Festival, che non può esistere un Sanremo senza pubblico.

Vedremo. C’è, in ogni caso, un indizio che ci conferma che Fiorello si è tenuto libero per i giorni del Festival, in programma dall’1 al 5 febbraio. Il suo tour nei teatri, Fiorello presenta…!, che parte il 20 gennaio a Fermo e termina il 18 febbraio a Padova, prevede una pausa proprio dal 28 gennaio all’8 febbraio. Tempo, cioè, per essere a Sanremo. Forse non per le prove, le riunioni di scaletta, la lunga preparazione. Ma il Fiorello senza rete, cioè senza copione, è il migliore.

Quando recita un monologo è un bravo intrattenitore, quando improvvisa è unico. Quando si racconta e ci racconta, ipnotizzando il pubblico con la sua presenza e il suo carisma, ricorda i grandi come Walter Chiari o Gigi Proietti. Senza mai una parolaccia, una cattiveria, una caduta di stile, memore degli insegnamenti del suo capo animatore al villaggio vacanze Valtur di Brucoli, vicino ad Augusta: «Non prendere in giro il pubblico troppo pesantemente, immagina che fra quelle sedie ci siano tuo padre e tua madre».



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