La storia di Ahmed Jouider chi è: età causa morte, padre, madre, fidanzata e ritrovamento



Il corpo del quindicenne Ahmed Jouider è stato tirato fuori dalle acque vicino a Padova martedì mattina. L’adolescente marocchino era scomparso da giovedì sera, quando è uscito di casa senza dire alla sua famiglia dove stava andando. I vigili del fuoco lo stanno cercando nel fiume Brenta tra Torre e Cadoneghe da lunedì mattina, dopo che la polizia ha trovato il suo cellulare vicino alla riva all’inizio della giornata. La polizia sta ancora indagando se si tratta di un caso di violenza o di suicidio – ma a questo punto non escludiamo nessuna possibilità.



Le indagini

È ancora troppo presto per dire se si è trattato di un suicidio o di un omicidio. Il medico legale dovrà completare il processo di verifica anche se dalle prime informazioni sembrava che non ci fossero segni di violenza sul cadavere. Il pubblico ministero ordinerà quasi certamente un’autopsia. Rimane anche il mistero su cosa sia successo e dove sia sparito in quei cinque giorni dalla sua scomparsa: in particolare, quando il suo cellulare è stato trovato solo martedì mattina – cinque giorni dopo la sua scomparsa – e apparentemente con messaggi inquietanti inviati poco prima di scomparire: “Ora penso di essere fuori… voglio soprattutto che tu non creda al mio ultimo messaggio, ma questa volta dentro di me ci sono tante cose sotto pressione che esplodono come schegge.” Le dice quanto è importante nella sua vita; quanto è preziosa e poi le dice un ultimo addio prima che succeda qualcosa di terribile. Non importa se è sdolcinato perché queste parole non cambiano nulla tra loro, perché sanno sempre di amarsi profondamente”.

Le cause

La famiglia era in preda all’angoscia quando è stata informata della morte del figlio. Stavano vivendo una realtà angosciante da cinque giorni e ora non potevano credere a quello che era successo: “Non può essere uno scherzo, non se ne sarebbe mai andato così, facendoci sprofondare nella disperazione – ha detto sua sorella – mia madre sta molto male a questo punto stiamo pensando al peggio”. Non è ancora stato determinato se si è trattato di un evento sfortunato o se ci sono fattori esterni che lo hanno influenzato a prendere misure così drastiche. Il sindaco ha dichiarato che le telecamere di sorveglianza saranno installate presto, ribadendo quanto tempo fa le avevano richieste e quanto si sentisse deluso da se stesso per non aver potuto fare nulla sul posto fino ad ora; anche il padre di Ahmed ha potuto solo piangere in silenzio da lontano senza rilasciare alcuna dichiarazione.



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