Serena Rossi, nella serie la sposa è costretta a prendere marito per procura



Roma, gennaio a assistente sociale a sposa contadina. Dopo il successo di Mina Settembre, Serena Rossi torna su Raiuno nei panni di un altro grande personaggio: Maria, giovane donna calabrese che, negli anni ’60 accetta di sposare per procura un agricoltore del Nord per salvare la sua famiglia dai debiti e dalla miseria. «Ho amato fin da subito Maria e ho voluto interpretarla con tutta me stessa», spiega la protagonista de La sposa, in onda dal 16 gennaio. «È una donna che affronta il mondo mantenendo i suoi tratti gentili è materni, nonostante le difficoltà».



È stato molto difficile immedesimarsi nella storia di Maria? «Più che difficile, direi istruttivo. Lei è una tosta, non si arrende mai: i suoi tratti mi ricordano quelli delle donne della mia famiglia e spero, almeno in parte, di avere anche io queste caratteristiche. Ho spesso pensato alla storia dei miei nonni e di tutti quegli uomini e donne che, dopo la guerra, sognavano un futuro migliore. Una generazione con le maniche rimboccate, pronta a tutto per i propri cari e con grandi valori». «Ho passato mesi a contatto con la terra».

Quali valori? «La dedizione verso la famiglia, il rispetto della parola data e la vita vissuta nella natura. Ho passato diversi mesi a contatto con la terra, su questo set, ed è stato un po’ come tornare alle origini». Nella fiction emergono tematiche importanti: e-mancipazione femminile, sorellanza e accoglienza del diverso…

«Temi ancora oggi, a olti; e cinquant’anni di distanza, al centro del dibattito culturale e sociale del nostro Paese. Nonostante i tanti traguardi raggiunti, c’è ancora molto da fare, soprattutto per le donne, ma sono fiduciosa rispetto alle nuove generazioni, molto attente e presenti».

A proposito di nuove generazioni, tu hai un figlio maschio, Diego: come lo educhi al rapporto con il femminile? «Cerco di essere di esempio, insegnando prima di tutto il rispetto per gli altri, senza discriminazioni. Sia io sia suo padre (Davide Devenuto, collega conosciuto sul set di Un posto al sole, ndr) siamo attenti: sappiamo che, come tutti i genitori, abbiamo una grande responsabilità. E Diego ci dà soddisfazione, è un bimbo rispettoso e molto socievole».

Su Raiuno ti sposi per procura, ma nella vita tu e Davide non avete ancora “ceduto”: è arrivato il momento del fatidico «Sì» anche per voi? «Per ora stiamo benissimo così, abbiamo tutto ciò di cui sentivamo il bisogno: lui e io abbiamo costruito la nostra famiglia e Diego è il collante di tutto. Però non si sa mai, magari domani… chissà!».

«Non condurrò Canzone segreta» Dal punto di vista professionale vivi un momento magico: nell’ultimo anno sei stata protagonista assoluta tra fiction e conduzione televisiva.
«Sono stati dodici mesi meravigliosi, sono immensamente grata. Il successo di Mina Settembre, la serie ambientata a Napoli, la scommessa di un programma come Canzone segreta, sempre su Raiuno, essere scelta come madrina della Mostra cinematografica di Venezia. Tutte esperienze che mi hanno resa più matura e consapevole, ma ho ancora tanti sogni da realizzare».

Per esempio? Magari condurre Sanremo? «Posso solo dire che nei prossimi mesi sarò impegnata sul set di Mina Settembre 2 e che per questo non condurrò Canzone segreta. Poi c’è in ballo una commedia molto interessante per il cinema, per il resto si vedrà. ‘Intanto mi auguro che tutti possiamo tornare a quella normalità che davamo per scontata e che manca tantissimo dopo due anni di pandemia».



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