Filippo Turetta potrebbe essere rilasciato dal carcere prima del previsto, senza essere condannato all’ergastolo.



L’atteso verdetto nel caso di Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, potrebbe non portare all’ergastolo come precedentemente temuto. Scopriamo le possibilità di sconto di pena e le strategie di difesa che potrebbero cambiare il destino dell’imputato.



Aggravanti da Dimostrare

Secondo l’esperto penalista Guido Stampanoni Bassi, ci sono quattro aggravanti nel caso di Turetta e Cecchettin che potrebbero condurre all’ergastolo. Queste includono la relazione affettiva tra l’assassino e la vittima, la crudeltà, la premeditazione e i futili motivi.

Premeditazione

La premeditazione, come spiegato da Stampanoni Bassi, va oltre la preparazione immediatamente precedente all’atto finale. Deve esistere un radicamento dell’idea criminale nella mente del reo, persistendo per un certo periodo di tempo. I segnali di questa persistenza possono includere lo studio delle occasioni e delle modalità esecutive, oltre all’adeguata organizzazione dei mezzi. In breve, è necessario dimostrare un processo psicologico di “intensa riflessione” e “fredda determinazione” per configurare la premeditazione.

Crudeltà

La giurisprudenza definisce la crudeltà come un elemento comune in qualsiasi delitto doloso cruento. Tuttavia, per costituire un’aggravante, deve essere presente un male “aggiuntivo” e spietato, una condotta “specialmente riprovevole” che non si desume da eventuali condotte successive nei confronti del cadavere.

Motivi Abietti e Futili

I motivi abietti e futili devono riflettere un “moto interiore del tutto ingiustificato” che giustifichi gli impulsi criminali. Questi impulsi non devono avere uno sfogo diverso dal reato stesso, rendendo difficile definire i contorni di un modello di agire così astratto.

Possibilità di Riduzione della Pena

Nel caso di Filippo Turetta, la relazione sentimentale deve essere ancora in essere per configurare l’ergastolo. Tuttavia, secondo la legge, è possibile che la relazione affettiva sia cessata senza che sia prevista la pena dell’ergastolo, sebbene il primo comma dell’art. 577 c.p. non menzioni esplicitamente la formula “ove cessata”.

Infermità Mentale

Stampanoni Bassi analizza anche la possibilità di infermità mentale come attenuante. La legge stabilisce che questa attenuante si applica quando il reo si trova in uno stato psicologico che “scema grandemente, senza escluderla, la capacità d’intendere o di volere”. I disturbi della personalità possono rientrare in questa categoria, ma lo “stato di agitazione” non è rilevante.

Rito Abbreviato e Sconto di Pena

In assenza delle aggravanti sopra menzionate, è possibile accedere al rito abbreviato. In caso di condanna, si applica uno sconto di pena del 33%. Con la riforma Cartabia, se né l’imputato né il suo difensore propongono impugnazione contro la sentenza di condanna dopo il rito abbreviato, la pena è ulteriormente ridotta del 16%. Questo significa che il tempo che Filippo Turetta potrebbe trascorrere dietro le sbarre potrebbe essere notevolmente ridotto rispetto all’ergastolo precedentemente temuto.

In conclusione, il destino di Filippo Turetta potrebbe non essere segnato dall’ergastolo, grazie a varie strategie di difesa e alle possibilità di sconto di pena offerte dalla legge italiana. Resta da vedere quale percorso prenderà il caso e quali saranno le conseguenze per l’imputato.



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