La confessione sconvolgente di un bambino di 7 anni: ‘Non sopporto quando papà fa del male alla mamma



Un tema scolastico innocente ha rivelato un oscuro segreto familiare, dando il via a un processo giudiziario contro il padre. Un bambino di sette anni, frequentante una scuola elementare in Puglia, ha scritto le seguenti parole: “Non mi piace quando papà fa male alla mamma”. Questa semplice dichiarazione ha rivelato abusi e umiliazioni familiari, innescando un procedimento legale.



L’esercitazione scolastica, intitolata “Penso e scrivo”, ha spinto il piccolo a condividere la sua angoscia, ignaro che quelle parole innocenti sarebbero state inserite negli atti di un processo. Il padre è ora accusato di maltrattamenti in famiglia, con l’aggravante della presenza del minore, secondo quanto riportato dal Quotidiano di Puglia.

Nonostante la madre, parte civile nel processo, abbia sottolineato che l’uomo non consumava alcolici ma solo caffè, l’accusa include episodi di minacce di morte. Secondo le testimonianze, avrebbe lasciato in casa una foto trafitta da un coltello, raffigurante la compagna, con in mezzo l’anello di fidanzamento. Inoltre, avrebbe simulato una “sorpresa” per la madre, compiendo un gesto eloquente come il taglio della gola davanti al bambino.

La vittima ha raccontato agli investigatori come la situazione nel suo matrimonio sia peggiorata col tempo, portandola infine a prendere la decisione di lasciare il marito per proteggere il figlio e sfuggire alle violenze. Ha dichiarato: “Ho preso questa decisione nel momento in cui mi sono resa conto che sistematicamente alzava le mani davanti a nostro figlio. Una volta mi afferrò, mi sbatté sul divano, mi saltò addosso e mise le mani al collo. Nostro figlio si mise sulle sue spalle e cominciò a urlare e a piangere.”

La situazione dell’uomo è ulteriormente peggiorata a causa del suo abuso di droghe, in particolare cocaina. La donna ha raccontato: “Non è più stato mio marito, non era più lui. Ho iniziato a sospettare nell’estate del 2021. Avevo avuto un problema di salute, e lui mi aveva accompagnato a Milano per un trattamento specialistico. Poi improvvisamente è cambiato. All’inizio ho pensato fosse depressione, ma poi ho scoperto che era diventato un cocainomane.”

Questa toccante storia dimostra quanto sia importante l’attenzione dei genitori e degli insegnanti alle parole dei bambini, che talvolta possono rivelare situazioni difficili e pericolose all’interno delle famiglie.



Lascia un commento