Antonio Della Peruta, 25enne studente universitario, si è tolto la vita gettandosi da un ponte a causa della pressione legata al fallimento accademico. Questa tragica vicenda solleva importanti questioni riguardo al benessere degli studenti e alla pressione che spesso si accumula durante il percorso accademico.
Il Triste Epilogo di una Bugia
Antonio Della Peruta, giovane studente di 25 anni, è diventato la vittima più recente di ciò che gli inquirenti chiamano “morte per laurea”. In un tentativo disperato di nascondere i suoi ritardi negli esami, Antonio aveva iniziato a mentire ai suoi familiari, facendo loro credere che fosse in regola con gli studi. Questa menzogna, tuttavia, è cresciuta nel tempo fino a diventare un peso insostenibile.
Nella tragica notte del 7 dicembre, Antonio ha preso l’auto di sua madre e si è diretto a Valle dei Maddaloni, dove ha compiuto l’atto estremo di togliersi la vita gettandosi dal terzo livello dei Ponti dell’acquedotto Carolino. Il suo corpo è stato scoperto da passanti che hanno subito allertato le autorità, ma purtroppo, non c’era più nulla da fare.
La Famiglia Ignara
La famiglia di Antonio era convinta che il giorno della sua laurea fosse imminente, ignari del fatto che tutto fosse basato su una serie di bugie accumulate nel corso degli anni. Questo tragico evento ha svelato la profonda sofferenza di Antonio, che ha lasciato un toccante messaggio d’addio ai suoi genitori.
Riflessioni sull’Università
La Procura di Santa Maria Capua Vetere, dopo aver scoperto il biglietto d’addio di Antonio e compreso la natura del suo gesto, ha deciso di non procedere con l’autopsia. Tuttavia, il vuoto lasciato da Antonio rimane incolmabile. Era uno studente di economia presso l’Università Federico II di Napoli.
Il rettore Matteo Lorito ha espresso il profondo dolore dell’intera comunità accademica per questa perdita. Ha sottolineato l’importanza di una riflessione sulla responsabilità dell’università nel supportare gli studenti e ha enfatizzato la necessità che gli studenti imparino a chiedere aiuto e ad accettare la possibilità di fallire. Inoltre, ha evidenziato il ruolo fondamentale della comunità accademica nel fornire sostegno senza giudizio.
In questa tragedia, si solleva un importante interrogativo sulla pressione che spesso grava sugli studenti universitari nel raggiungere il successo accademico. È fondamentale promuovere un ambiente in cui gli studenti si sentano liberi di chiedere aiuto quando ne hanno bisogno, senza il timore di essere giudicati. La morte di Antonio Della Peruta è un doloroso promemoria dell’importanza di affrontare la questione del benessere degli studenti e della pressione accademica in modo più efficace.
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