Le squalifiche a raffica al GF Vip non servono a ripulire il programma dai danni fatti per diverse ragioni



Sanzioni su sanzioni cadono sulla casa del Grande Fratello Vip a poche settimane dalla fine del programma. Questa stretta è legata alla posizione di Pier Silvio Berlusconi riguardo il corso del reality che non rispecchierebbe i principi dell’azienda. Troppo volgare, troppo trash.



Osservando la situazione con distacco, sorge una domanda spontanea: non si poteva pensarci prima?

Sono passati sei mesi dall’inizio del reality e, dopo una serie di comportamenti discutibili da parte dei concorrenti, si è deciso di tirare le redini proprio quando lo show sta per concludersi. Un modo per chiudere il sipario con un finale pulito, ma se le scene precedenti non sono state all’altezza di questa conclusione, non sarà una bacchetta magica a cancellare tutto ciò che è successo in 42 puntate.

L’eliminazione in diretta di Edoardo Donnamaria e quella in differita di Daniele Dal Moro, due protagonisti indiscussi del programma, suonano stonate con il ritmo generale dello show. Questo voler necessariamente mettere in riga dei concorrenti che non sono stati guidati fin dall’inizio sembra più un tentativo di pulire i panni sporchi piuttosto che lavarli fin dall’inizio, come avrebbe dovuto essere fatto.

Ciò non significa, ovviamente, che certi comportamenti debbano essere tollerati o che si debba chiudere un occhio, ma se si è reso conto che erano stati perpetrati atti di aggressività, violenza e maleducazione ai danni di uno o più concorrenti, perché non agire in tempo invece di aspettare un rimprovero da parte del capo? Le punizioni a posteriori sono poco efficaci e sembrano più un atto dovuto che sentito e necessario.

Le prediche di Signorini sono servite a poco; messi in cattività e con la resistenza mentale ormai al minimo, i concorrenti non sono riusciti a concentrarsi e resistere fino alla finale, comportandosi in modo ineccepibile come richiesto.

Ma, alla fine, cosa potevamo aspettarci da un reality che è iniziato con l’affaire Marco Bellavia, in cui un’intera casa è stata accusata di bullismo, seguito da una squalifica il cui valore è stato perso con la permanenza prolungata della diretta interessata, con l’unico scopo di ravvivare le dinamiche?

Antonino Spinalbese e Ginevra Lamborghini, foto Endemol Shine Italia

In termini puramente ludici, senza entrare nel merito della gravità delle azioni compiute, è un peccato per questi ragazzi che, alla fine, hanno resistito tanto tempo all’interno di un calderone, per poi uscirne non per volontà del pubblico, ma per volontà degli autori e dei vertici dell’azienda. E pensare che è proprio per rispetto nei confronti di chi guarda il GF che si è deciso di fare una bella pulizia.

A dire il vero, questa scelta non ha ricevuto applausi a scena aperta, ma piuttosto un certo disorientamento. Come ha dichiarato Dal Moro dopo la squalifica: “Se c’è un regolamento allora vale sempre e vale per tutti”. Come dargli torto?

Il Grande Fratello Vip è stato riconfermato anche per il prossimo anno. Partendo da questi presupposti, allora, dovremmo assistere a uno show completamente nuovo? Un programma in cui le dinamiche tra i concorrenti non siano incentrate solo sul litigio ma si sviluppino, magari, attraverso delle gare, dei quiz, delle prove? Così, per dirne una. Sarà un reality in cui la bestemmia sarà punita allo stesso modo della battuta sessuale, del body shaming, del razzismo e delle discriminazioni? O, come è successo finora, ci saranno come sempre due pesi e due misure da adottare, favorendo le dinamiche finché non ci sarà la prossima strigliata?

Non è difficile intuire come andrà a finire.



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