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L’Incredibile Ingiustizia di un Dolce Condiviso: Pagare Due Cucchiai un Terzo del Valore della Crema Catalana!



Un’estate calda per le sorprese in ristorante

Non si tratta solo del sole cocente a rendere questa estate italiana infuocata. Al crescere delle temperature, pare emergere anche un caro vita senza precedenti. I prezzi salgono, l’inflazione raggiunge livelli mai visti e i ristoratori? Sembrano determinati a far parlare di sé con ogni scontrino emesso.



Lo Scontrino Virale: il costo di due cucchiaini

Recentemente, una voce dall’intero si fa eco di un caso che sta facendo il giro dei social. Il protagonista? Uno scontrino che mette in evidenza un costo inusuale: la cifra per la richiesta di *due cucchiaini*.

Una Serie di Curiosi Addebiti

E se pensate che questa sia l’unica stranezza, vi sbagliate. Selvaggia Lucarelli ha recentemente evidenziato una simile questione: uno scontrino mostrava un addebito di **due euro** per un semplice piattino vuoto, richiesto per sua figlia. E non finisce qui: un altro caso segnalato mostrava un costo addizionale di due euro per aver chiesto di tagliare un toast a metà.

Il Dettaglio che Sorprende

Tornando ai nostri cucchiaini, la spesa ammonta a 1,50 euro. Potrebbe non sembrare molto, ma considerando che questi erano richiesti per condividere una *crema catalana da 5 euro*, il costo rappresenta ben **1/3 del prezzo** del dolce.

Ma è davvero legale?

Mentre questi episodi sollevano molte sopracciglia e domande, la risposta alla legalità è sorprendentemente semplice. Tali costi aggiuntivi sono completamente legittimi dal punto di vista giuridico, a patto che vengano chiaramente indicati nel menu. Una spiegazione offerta con chiarezza da Massimiliano Dona, avvocato, giornalista e Presidente di Consumatori.it, nel suo recente video.
In un periodo di incertezza economica, è essenziale che i consumatori siano sempre attenti e informati su ciò che ordinano e sui potenziali costi aggiuntivi. E tu? Sei mai incappato in simili sorprese al ristorante?



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