Sapete chi è il padre di Flavio Insinna? Il papà ha origini siciliane



Flavio Insinna affiancherà Roberto Facchinetti, Caterina Balivo e Arisa come giudice della terza edizione de Il Cantante Mascherato, condotto da Milly Carlucci. Inoltre, la Carlucci si esibirà al fianco di alcuni dei concorrenti.



Approfondendo il background di Flavio Insinna, conoscete le origini del noto conduttore e attore? Ecco uno sguardo alla storia di suo padre e ad altre curiosità su di lui.

Flavio Insinna, origini siciliane.

Flavio Insinna è un noto conduttore in Italia e ha raggiunto il successo anche come attore sia in televisione che al cinema. È stato annunciato il suo ritorno in Don Matteo 13, che segnerà l’addio di Terence Hill e l’introduzione di Raoul Bova.

Insinna è nato a Roma il 3 luglio 1965, figlio di Rossana e Salvatore. Forse non è molto noto che Insinna ha origini siciliane. Durante un’intervista a Vieni da me, ha parlato della sua educazione e di suo padre Salvatore.

Il padre di Flavio non era contento dei progetti del figlio per il futuro, volendo che perseguisse qualcosa di più stabile e affidabile di una carriera nella creatività. Tuttavia, Flavio raggiunge il successo nella professione scelta e quando rivela la sua intenzione di diventare DJ, il padre si ritira in lacrime nel suo studio. È un periodo difficile, che dura due anni, durante i quali il padre si riferisce a Flavio come a un “cassintegrato”, termine dispregiativo per indicare un ladro nell’area romana.

Flavio Insinna ha parlato delle sue lotte contro la depressione, sottolineando che è stato il sostegno del genitore a permettergli di uscire dall’oscurità. Era sempre presente per lei nei momenti più cruciali.

Salvatore, il padre dell’attore e conduttore, era originario di Vallelunga Pratameno, in provincia di Caltanissetta. Per questo motivo l’attore e conduttore ha un forte legame con la Sicilia. I due condividevano un rapporto stretto e l’attore e conduttore ha ricordato più volte un episodio particolare. Salvatore era un medico e quando fu incaricato di accompagnare gli atleti alle Paralimpiadi in Canada, portò con sé il figlio. Gli chiese di spingere un nuotatore su una sedia a rotelle, in modo che quando avesse avuto voglia di lamentarsi, si sarebbe ricordato di coloro che sono nati senza gambe e che ogni giorno devono lottare contro tutti gli ostacoli.



Lascia un commento